Liverpool, caso Salah sempre più esplosivo: "Mi sento tradito". E il CT dell’Egitto lo difende pubblicamente

Liverpool, caso Salah sempre più esplosivo: "Mi sento tradito". E il CT dell’Egitto lo difende pubblicamenteTUTTOmercatoWEB.com
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Oggi alle 14:30Avversario
di Alessandra Stefanelli

Il futuro di Mohamed Salah al Liverpool non è mai apparso così incerto. Le parole pronunciate dall’attaccante egiziano dopo il 3-3 di Elland Road contro il Leeds hanno scosso l’ambiente e aperto una frattura che sembra difficile da ricomporre. Relegato in panchina per tre partite consecutive da Arne Slot, Salah - 33 anni - non ha nascosto la propria frustrazione: “Non riuscivo a credere di stare in panchina per 90 minuti. È la terza volta di fila, non credo mi fosse mai accaduto in carriera”.

A pesare non è solo la gestione tecnica, ma anche la sensazione - espressa pubblicamente - di essere stato “tradito” dal club. “Ho dato tantissimo a questa squadra, soprattutto la scorsa stagione. Mi avevano fatto molte promesse quest’estate, ma ora vedo che non sono state mantenute”, ha dichiarato Salah, lasciando intendere una profonda delusione nei confronti della dirigenza.

Il rapporto con Slot, un tempo definito eccellente, sembra ormai compromesso: “Non c’è più alcuna relazione tra noi. Prima era ottima, ora non c’è più nulla”, ha aggiunto l’attaccante, aprendo la porta alle speculazioni sul suo futuro già a gennaio, con la Saudi Pro League pronta a tornare alla carica.

In mezzo alla tempesta, è arrivato il sostegno del commissario tecnico dell’Egitto, Hossam Hassan, che su Instagram ha pubblicato una foto con Salah accompagnata dal messaggio: “Sempre un simbolo di determinazione e forza”. Un modo per ribadire la centralità del numero 11 nella nazionale, che il 22 dicembre esordirà nella Coppa d’Africa contro lo Zimbabwe.