Inter, quel silenzio che ha pagato. Il basso profilo si è rivelato la mossa vincente

Nessun comunicato e un assoluto basso profilo, aspettando il dipanarsi degli eventi. La strategia dell'Inter nella vicenda-Acerbi, tanto criticata nei giorni scorsi, si è rivelata vincente secondo La Gazzetta dello Sport. I nerazzurri, da sempre paladini nella lotta alla discriminazione, avevano mostrato un iniziale fastidio per la scelta di Acerbi di non scusarsi e parlare con toni aspri ai giornalisti alla Stazione Centrale, al momento del suo ritorno dal ritiro della Nazionale e dall'esclusione (concordata) dalla rosa dell'Italia.

Nel faccia a faccia successivo tra il club e il giocatore è stato puntualizzato questo fatto, ma al tempo stesso si è scelto il basso profilo: nessun commento e nessuna esposizione fino alla sentenza. L'Inter ha subito affiancato l'avvocato Capellini ad Acerbi, anche nell'udienza con la Procura Federale, e ne è uscita vincente. L'ottimismo delle parti è stato confermato dall'assoluzione, ed ora Inzaghi recupera una pedina chiave nella rincorsa allo scudetto della seconda stella. In casa-Inter, nonostante qualche critica social, c'è la certezza di aver operato nel modo giusto sulla questione, non "scaricando" Acerbi e non togliando al tempo stesso credibilità alla potenziale vittima con un attacco ad personam per difendere il proprio tesserato.