Acerbi rischia due giornate di squalifica. Ma cosa è successo all'Olimpico?

"Esultare con un dito medio, oltre a violare il bon ton, non è consentito dalle regole federali. E così il gesto di Francesco Acerbi, pur figlio di cori vergognosi, ha indignato anche la procura federale che ha aperto un’inchiesta per violazione del codice di giustizia sportiva. Al centrale dell’Inter verrà probabilmente contestata la violazione dell’articolo 4, che abbiamo imparato a conoscere nella vicenda plusvalenze della Juve, cioè quel grande “contenitore etico” che impone ai tesserati la lealtà, la probità e la correttezza nei comportamenti". Si legge così sul Corriere dello Sport in merito all'inchiesta aperta sul caso Acerbi dopo il dito medio rivolto ai tifosi della Roma.

Dopo il gol dell'1-0 per l'Inter e il controllo al VAR per presunto fuorigioco di Thuram, sono partiti dei cori all'indirizzo del difensore nerazzurro, ex Lazio, come 'Devi morire' e altre parole con chiaro riferimento alla malattia (cancro) che Acerbi ha affrontato e superato nel 2014. Nonostante gli insulti deprecabili, ai giocatori è sempre richiesto di tenere un comportamento esemplare, nel rispetto di avversari e tifosi, e di non scendere a livello degli insulti. Cosa non attuata da Acerbi che, dopo la convalida del gol, si è lasciato andare a un dito medio rivolto alla tribuna Montemario. L'indagine del procuratore federale Chinè terrà comunque conto delle diverse attenuanti.

"L’interista si recherà presto in procura e l’audizione potrebbe diventare anche un passo verso il patteggiamento. Senza un accordo, viceversa, il centrale potrebbe rischiare una o due giornate di squalifica. I calciatori che in passato hanno rivolto gesti provocatori, quasi sempre, hanno optato per l’ammissione di responsabilità che porta a una multa. Successe ad esempio con l’ex Roma Zaniolo, che durante i festeggiamenti post Conference si scagliò contro i rivali della Lazio", prosegue il quotidiano.