Non ci sono blocchi mentali per la Champions. Ma con lo Sheriff è obbligatorio vincere
"Non penso ci sia un blocco dovuto alla Champions League. Con il Real Madrid è stata una gara un po' casuale, c'è stata un po' di imprecisione, avendo tirato in porta diciotto volte. Nelle prime due partite non abbiamo segnato, domani abbiamo l'occasione di tornare alla vittoria contro una squadra che sta dominando il girone". Simone Inzaghi ha le idee chiare durante la conferenza stampa alla vigilia del match contro lo Sheriff Tiraspol. Il tecnico nerazzurro ha evidenziato che la questione mentale non riguarda le gare internazionali dei nerazzurri, ma la classifica parla chiaro: un solo punto e zero gol fatti in due gare.
Niente blocco, ma un muro bello alto
Non ci sarà il blocco psicologico come confermato dall'allenatore nerazzurro, ma molto probabilmente bisognerà superare un ostacolo bello alto. Lo Sheriff ha dimostrato che il calcio sulla carta vale pochissimo, con 6 punti in due partite e una storica vittoria al Santiago Bernabeu. Per questo non sarà semplice affrontare un avversario che ha dimostrato di non avere paura al cospetto dei Galacticos, figuriamoci a San Siro.
Parola d'ordine: reazione
Niente blocchi, ma vista la gara con la Lazio c'è la necessità di tornare a far risultato e tornare al successo sia per il morale che per la classifica. Il modulo non cambierà rispetto alla disfatta dell'Olimpico, gli interpreti sì: Inzaghi vuole tornare al successo per scacciare via tutte le nubi che si stanno addensando sulla Pinetina. Questa volta però sarà necessario usare la testa durante l'arco dei novanta minuti.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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