Marotta: "Proprietà straniere? Menomale che sono venute, Zhang ha speso quasi 1 miliardo"
In occasione della cerimonia del Golden Boy odierna, l'Ad dell'Inter Beppe Marotta ha parlato di Steven Zhang e di com'è lavorare con lui: "All’Inter per la prima volta mi sono trovato a lavorare con una proprietà straniera. Menomale che sono arrivate loro altrimenti chissà il nostro calcio dove sarebbe andato a finire. La nostra proprietà cinese ha profuso grandissimi investimenti, tirando fuori quasi un miliardo di euro. La proprietà ci garantisce una gestione in cui si può fare bene allestendo squadre competitive nonostante i minori investimenti attuali".
Lavorare con una proprietà straniera può portare vantaggi: "Ci lascia lavorare con tranquillità - ha ammesso Marotta - La pressione è relativa. Zhang è un presidente giovane di 30 anni, è molto tranquillo e non trasmette pressione. In Italia manca la cultura della sconfitta. Appena si perde una partita c’è la redazione degli ultras e dei media, all’estero non c’è tutto questo. La proprietà straniera ti lascia lavorare e capisce benissimo che si può perdere: per gli italiani la sconfitta rappresenta un dramma o quasi. Quando vinci il grande problema diventa piccolo, quando perdi diventa grande. Bisogna saper vincere e saper gestire il post vittoria che è la cosa più difficile, perché subentrano nuove dinamiche come l’appagamento che è pericoloso perché fa allenare con meno intensità o ti fa approcciare a certe partite con più superficialità".
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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