Le pagelle dell'Italia - Barella, che generosità. Di Lorenzo e Donnarumma rubano la scena

Le pagelle dell'Italia - Barella, che generosità. Di Lorenzo e Donnarumma rubano la scenaTUTTOmercatoWEB.com
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martedì 6 luglio 2021, 23:53Primo piano
di Luca Chiarini

Italia-Spagna 4-2 d.c.r.
Marcatori: 60' Chiesa F., 82' Morata Á.

Donnarumma 7,5 - Felino sul destro da cinque metri di Dani Olmo: va giù in una frazione di secondo e blinda la porta, per l'ennesima volta. Non può nulla sul piattone ravvicinato di Morata, troppo ravvicinato e clinico. Il rigore parato all'attaccante juventino vale la finale: serata memorabile per lui.

Di Lorenzo 7,5 - S'è preso quella fascia destra a suon di sgroppate poderose e pulizia nelle letture. Stasera è però tutta un'altra musica, perché Ferran Torres è cliente scomodo e lo costringe a dare fondo a tutto il repertorio di furberie in contenimento. Dopo un iniziale rodaggio sale in cattedra con personalità quasi sorprendente: è l'uomo in più della difesa azzurra.

Bonucci 7 - Responsabilità doppia, considerate le fisiologiche difficoltà del partner di sempre. La battaglia è lunga e logorante, lui non si tira indietro e regge con la forza dell'esperienza.

Chiellini 6 - Fisicamente è in sofferenza, paga lo scotto di un recupero lampo dall'infortunio muscolare. E infatti sul gol di Morata non trova la giusta reattività e si lascia sfilare sotto il naso il compagno in bianconero. Lo stoicismo con cui regge, però, cancella ogni negatività.

Emerson Palmieri 6,5 - Facile immaginare che percepisca milioni di occhi addosso. Sostituire Spinazzola, del resto, è compito ingrato, ma lui è ormai avvezzo a fare i conti con certe pressioni. Ed è una delle principali (se non la principale) fonti di pericolo per la difesa spagnola nel primo tempo. (Dal 74' Toloi 6 - Bada al sodo: utile e pragmatico).

Barella 6 - Avvio palpitante: circumnaviga Simon e trova il palo, ma era in evidente offside. La gestione dei nervi è rivedibile: mette in fila due o tre errori non da lui, e si fa rimontare da Busquets quando avrebbe l'opportunità di calciare a porta sguarnita. La generosità, quella no, non manca. (Dall'85' Locatelli 5,5 - Errore dal dischetto, ma i compagni lo salvano. Niente male come consolazione, il pass per la finale).

Jorginho 7 - Lui resta al solito nelle retrovie, provando a garantire quell'equilibrio da cui proprio non si può prescindere. Qualche errorino incastonato in una prestazione comunque di valore, impreziosita dal rigore che manda in Paradiso gli azzurri.

Verratti 6 - Elmetto in testa e si va alla guerra. Spirito encomiabile, anche se la manovra spagnola irretisce il centrocampo e gli impedisce di destreggiarsi come vorrebbe. (Dal 73' Pessina 6 - Ingresso ok, non si sottrae alla lotta).

Chiesa 7 - Uomo della provvidenza contro l'Austria, fagocitato da Jordi Alba nella prima metà di partita. Corre a vuoto, non riesce mai a dettare la profondità col giusto timing. Mancini non nasconde la stizza e manda Berardi a scaldarsi dopo nemmeno mezz'ora. Nella ripresa cambia il mondo: gli basta una fiammata per mandare l'Italia in Paradiso con un destro a giro che è quasi preso in prestito da Insigne. (Dal 108' Bernardeschi 6,5 - Che personalità su quel rigore che s'insacca all'incrocio).

Immobile 5,5 - L'obiettivo è estirpare il ricordo agrodolce della notte di Monaco con una prestazione di protagonismo puro. Nel primo tempo non punge, soffre come col Belgio, anche a causa dello scarso rifornimento di centrocampo ed esterni. Altra serata complessa, anche se in qualche modo partecipa al sigillo di Chiesa. (Dal 62' Berardi 6 - Ottimo impatto, ravviva l'attacco. Anche se si divora un gol).

Insigne 6,5 - L'intesa con Emerson dà l'impressione di poter essere una delle chiavi della partita. È infatti dalle loro combinazioni che si propagano le occasioni migliori dell'Italia nella prima metà. Ispira il momentaneo vantaggio di Chiesa con il filtrante caustico per Immobile. (Dall'86' Belotti 6 - Impreciso, ma volenteroso. Stasera ha vinto lo spirito).

Roberto Mancini 7,5 - Non è la sua migliore Italia. Però che cuore, che spirito, che voglia. L'altro volto degli azzurri, elemento fondamentale per costruire delle imprese. Come quella di stasera.