Le pagelle dell'Italia - Barella, che generosità. Di Lorenzo e Donnarumma rubano la scena

Italia-Spagna 4-2 d.c.r.
Marcatori: 60' Chiesa F., 82' Morata Á.
Donnarumma 7,5 - Felino sul destro da cinque metri di Dani Olmo: va giù in una frazione di secondo e blinda la porta, per l'ennesima volta. Non può nulla sul piattone ravvicinato di Morata, troppo ravvicinato e clinico. Il rigore parato all'attaccante juventino vale la finale: serata memorabile per lui.
Di Lorenzo 7,5 - S'è preso quella fascia destra a suon di sgroppate poderose e pulizia nelle letture. Stasera è però tutta un'altra musica, perché Ferran Torres è cliente scomodo e lo costringe a dare fondo a tutto il repertorio di furberie in contenimento. Dopo un iniziale rodaggio sale in cattedra con personalità quasi sorprendente: è l'uomo in più della difesa azzurra.
Bonucci 7 - Responsabilità doppia, considerate le fisiologiche difficoltà del partner di sempre. La battaglia è lunga e logorante, lui non si tira indietro e regge con la forza dell'esperienza.
Chiellini 6 - Fisicamente è in sofferenza, paga lo scotto di un recupero lampo dall'infortunio muscolare. E infatti sul gol di Morata non trova la giusta reattività e si lascia sfilare sotto il naso il compagno in bianconero. Lo stoicismo con cui regge, però, cancella ogni negatività.
Emerson Palmieri 6,5 - Facile immaginare che percepisca milioni di occhi addosso. Sostituire Spinazzola, del resto, è compito ingrato, ma lui è ormai avvezzo a fare i conti con certe pressioni. Ed è una delle principali (se non la principale) fonti di pericolo per la difesa spagnola nel primo tempo. (Dal 74' Toloi 6 - Bada al sodo: utile e pragmatico).
Barella 6 - Avvio palpitante: circumnaviga Simon e trova il palo, ma era in evidente offside. La gestione dei nervi è rivedibile: mette in fila due o tre errori non da lui, e si fa rimontare da Busquets quando avrebbe l'opportunità di calciare a porta sguarnita. La generosità, quella no, non manca. (Dall'85' Locatelli 5,5 - Errore dal dischetto, ma i compagni lo salvano. Niente male come consolazione, il pass per la finale).
Jorginho 7 - Lui resta al solito nelle retrovie, provando a garantire quell'equilibrio da cui proprio non si può prescindere. Qualche errorino incastonato in una prestazione comunque di valore, impreziosita dal rigore che manda in Paradiso gli azzurri.
Verratti 6 - Elmetto in testa e si va alla guerra. Spirito encomiabile, anche se la manovra spagnola irretisce il centrocampo e gli impedisce di destreggiarsi come vorrebbe. (Dal 73' Pessina 6 - Ingresso ok, non si sottrae alla lotta).
Chiesa 7 - Uomo della provvidenza contro l'Austria, fagocitato da Jordi Alba nella prima metà di partita. Corre a vuoto, non riesce mai a dettare la profondità col giusto timing. Mancini non nasconde la stizza e manda Berardi a scaldarsi dopo nemmeno mezz'ora. Nella ripresa cambia il mondo: gli basta una fiammata per mandare l'Italia in Paradiso con un destro a giro che è quasi preso in prestito da Insigne. (Dal 108' Bernardeschi 6,5 - Che personalità su quel rigore che s'insacca all'incrocio).
Immobile 5,5 - L'obiettivo è estirpare il ricordo agrodolce della notte di Monaco con una prestazione di protagonismo puro. Nel primo tempo non punge, soffre come col Belgio, anche a causa dello scarso rifornimento di centrocampo ed esterni. Altra serata complessa, anche se in qualche modo partecipa al sigillo di Chiesa. (Dal 62' Berardi 6 - Ottimo impatto, ravviva l'attacco. Anche se si divora un gol).
Insigne 6,5 - L'intesa con Emerson dà l'impressione di poter essere una delle chiavi della partita. È infatti dalle loro combinazioni che si propagano le occasioni migliori dell'Italia nella prima metà. Ispira il momentaneo vantaggio di Chiesa con il filtrante caustico per Immobile. (Dall'86' Belotti 6 - Impreciso, ma volenteroso. Stasera ha vinto lo spirito).
Roberto Mancini 7,5 - Non è la sua migliore Italia. Però che cuore, che spirito, che voglia. L'altro volto degli azzurri, elemento fondamentale per costruire delle imprese. Come quella di stasera.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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