Le pagelle dell'Inter - Skriniar gigante, Brozovic dirige. Calhanoglu rimandato
Inter-Real Madrid 0-1
Marcatori: 89' Rodrygo
Handanovic 6 - Primo tempo da spettatore: un brividino su quel passaggio fievoluccio che fa sussultare San Siro, poi più nulla fino all'intervallo. Nella ripresa mette i guantoni su Carvajal. Nulla può sullo schiaffo da pochi passi di Rodrygo.
Skriniar 7,5 - Anche il palcoscenico europeo, ormai, è casa sua. Ed è disinvolto anche nei vis-à-vis frequenti con un giocoliere come Vinicius. Chiude in crescendo, con sicurezza da leader.
De Vrij 6,5 - In sincrono con i due braccetti. Lui è un po' il direttore d'orchestra, detta i ritmi e tallona Benzema, che manco a dirlo è l'osservato speciale per eccellenza.
Bastoni 6 - Qualche indecisione in più rispetto al resto della compagnia. Quando limita le sbandate torna però solido, pulito e puntuale. Poteva accorciare prima su Rodrygo? Possibile, ma la palla di Camavinga è un dardo inatteso, che spezza in due il muro nerazzurro.
Darmian 6 - Inzaghi lo preferisce ancora a Dumfries, anche perché in partite così delicate un profilo più "rodato" è quasi sempre preferibile al neofita. Su e giù per la fascia: è conscio dei suoi limiti, ma sa essere prezioso. (Dal 56' Dumfries 6 - Bell'impatto, poi però è piuttosto pigro sul taglio di Camavinga dal quale scaturisce il vantaggio di Rodrygo).
Barella 6 - L'atmosfera elettrica fa detonare la carica agonistica di Nicolino, tarantolato e talvolta sin troppo generoso nei disimpegni. Nel primo tempo dipinge un paio di traccianti tagliati da cui scaturiscono altrettante occasioni più che nitide: sta crescendo, anche nelle rifiniture. Evapora sul calare della ripresa: l'impressione è che fisicamente sia ancora in deficit. (Dall'85' Vecino s.v.).
Brozovic 7 - La qualità, il ritmo, i tempi della manovra: tutto dipende da lui, dalle sue letture, dalle sue geometrie. E stasera è in palla, sin da subito: ecco spiegata la pioggia di occasioni e il predominio del primo tempo. Lieve calo dopo l'intervallo, ma resta sintonizzato fino ai tre fischi.
Calhanoglu 5,5 - Intermittente. Però il giro palla è fluido, e uno come lui sa come muoversi in un meccanismo votato alla qualità del palleggio. Guida con merito un contropiede promettente in prossimità dell'intervallo, poi però sbaglia la scelta finale. (Dal 67' Vidal 5,5 - Non l'ingresso che ci si attendeva: gli manca un po' di brio).
Perisic 6 - Partiamo dalle generosità, l'elemento di maggior rilievo del suo primo tempo. Stantuffo, più che opportuno nel rifornimento a Bastoni. E poi qualche fiammata là davanti che mette sull'attenti Carvajal. (Dal 57' Dimarco 6 - L'emozione è comprensibile, ma si ricompone in fretta e ci prova, quantomeno).
Lautaro 6,5 - Sa alternare con grande naturalezza la doppia veste di collante e puntero in senso stretto. Il neo della sua serata è la lucidità perfettibile sotto porta, ma è guizzante sia negli anticipi aerei che nel dialogo con gli altri incursori. (Dal 68' Correa 5,5 - Nessun acuto del Tucu).
Dzeko 6,5 - Diesel Edin: parte un po' in sordina, sornione. Alla lunga, però, sale in cattedra: elegante nei duelli, regista avanzato come suo solito. Frusta di testa con vigore su corner, ma sulla sua strada c'è un reattivissimo Courtois. Chiude sulle gambe, anche perché è reduce da un tour de force bello probante.
Simone Inzaghi 6,5 - L'Inter irretisce il Real per un tempo abbondante. Basterebbe questo per evidenziare la bontà dei suoi preparativi per il grande appuntamento. Peccato per quel finale amaro, ma ci sarà modo di rifarsi.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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