La clausola, le tensioni, l'idea-Leoni. Inter, che succede con Acerbi?

Il futuro di Francesco Acerbi continua a tenere banco in casa-Inter, col difensore 38enne e perno dell'era-Inzaghi che si ritrova fortemente in bilico. Non mancano le fonti che lo danno sicuramente in uscita per svecchiare il reparto, così come non manca chi smentisce il suo addio. Proviamo a fare chiarezza sulla situazione dell'ex difensore della Lazio, decisivo contro il Barça prima del crollo in finale e nel Mondiale per Club.
Perché Acerbi può partire: la clausola, le tensioni e l'idea-Leoni
Francesco Acerbi può innanzitutto partire perché esiste una clausola nel suo contratto, che consentirebbe all'Inter di cancellare il secondo anno di contratto, dunque quello che ha portato la scadenza al 2026, versando 500mila euro al difensore. Una penale simile era presente nell'accordo con Mkhitaryan e si è deciso di non usarla, ma si riflette sull'ex Lazio. Acerbi verrebbe usato come "esempio", per svecchiare la rosa con un elemento che tra l'altro ha generato qualche tensione all'interno dell'ambiente-Inter: la società, si legge, non sempre ha gradito la sua gestione degli infortuni e l'idea di affidarsi a professionisti interni. Inoltre Acerbi era l'emblema dell'era-Inzaghi, mentre Chivu vorrebbe Leoni e lo affiancherebbe a de Vrij. Riflessioni in corso, dunque, sull'idea di esercitare la clausola: secondo Tuttosport, aumentano le possibilità dell'addio.
Perché Acerbi può restare: non c'è l'Al-Hilal, il rischio-big
Di contro, però, perdere Francesco Acerbi vorrebbe dire mettere sul mercato uno dei migliori difensori della recente Serie A. Il 38enne non ha dalla sua la carta d'identità ma, escludendo Monaco, dal suo rientro è stato uno dei migliori dell'Inter. il rischio che possa ingaggiarlo (a zero) una big, un Milan o una Juventus, è concreto. A questo si aggiunge la volontà del giocatore di restare e l'assenza di proposte dall'Al-Hilal. Da un lato va liberato uno slot per Leoni o un altro centrale, dall'altro l'Inter è titubante sull'idea di togliere la cosiddetta "Last Dance" a uno degli elementi-chiave del suo ciclo vincente con Inzaghi. Vedremo che succederà e tutti gli scenari sono sul tavolo, anche la permanenza da riserva e uomo-spogliatoio.
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