Inter, buona la prima. Lukaku imballato, Lautaro no: col Lugano finisce 4-1
Sarà pure la prima partita, ma tolte le normali sbavature, il 4-1 col Lugano può diventare la cartina al tornasole di una squadra tornata a lavorare soltanto qualche giorno fa. Volti nuovi, moduli ed esperimenti, ma anche tante certezze per Simone Inzaghi, a partire da quegli scambi nello stretto tra Lukaku e Lautaro, di nuovo in campo a un anno di distanza.
Il belga ha faticato, scontrandosi contro una stagione di sostanziale inattività e coi ritmi partita ridotti ai minimi termini. El Toro invece non ha deluso, anzi: quel feeling con Correa ha fatto capire al tecnico interista che quel 3-4-1-2 schierato nella ripresa può essere una valida alternativa in vista della nuova stagione.
Lugano-Inter, le scelte di Inzaghi
Nessuno se li aspettava sin dall’inizio, ma Inzaghi ha voluto osare sin da subito con la coppia Lukaku-Lautaro in campo dal primo minuto. Per il resto il tecnico nerazzurro si è affidato al solito modulo, con tanti volti nuovi, a partire dalla coppia Mkhitaryan-Asllani a gestire le operazioni in cabina di regia.
E i dubbi sulla tenuta fisica per via dei pochi giorni di preparazione sono stati spazzati via in un baleno dal colpo di testa di D’Ambrosio finito sul fondo della rete grazie al tracciante di Asllani, già calato nel personaggio di vice-Brozovic. L’aver trovato il “Robin” del croato può essere un valore aggiunto a un mese dall’inizio del campionato: c'era da coprire un ruolo determinante e l'ex Empoli ci ha messo subito del suo.
Handanovic super, Lautaro doppietta da bomber
Qualche sbavatura c’è stata soprattutto dopo la reazione di un Lugano trascinato dall’ex Roma Celar, ma alla fine la banda interista ha risposto presente affidandosi al redivivo Handanovic, in partita già al 7’ con un ottimo intervento a sventare il pareggio. Lo sloveno ha raddoppiato (e triplicato) d’esperienza, a volte di concetto, salvando gli svarioni di una difesa inedita e gestita dal giovane Fontanarosa.
Lukaku invece ha fatto fatica, sbattendo e facendo a sportellate contro una difesa che gli ha concesso pochissimo. I lampi della vecchia LuLa però si sono visti eccome, nonostante il campionato passato in esilio dalle parti di Stamford Bridge: d’altronde una coppia gol funziona coi meccanismi automatici, seppur arrugginiti dal tempo.
Chi è parso veramente in forma campionato è stato invece Lautaro Martinez, autore di una doppietta, prima su erroraccio di Saipi, poi su suggerimento di un Correa praticamente imprendibile. E il Tucu ha ricordato un altro Fenomeno con quel tunnel e il piazzato sul secondo palo per il 3-0 nerazzurro: paragoni scomodi, anzi scomodissimi, ma che fanno sorridere Inzaghi dopo pochi giorni dall'inizio della preparazione.
Gol e giocate, con qualche ingranaggio ancora da oliare: l’Inter però ha iniziato la propria stagione divertendosi e cambiando un modulo che fino a qualche mese fa sembrava un dogma. Ora Inzaghi ha messo in testa ai suoi l’idea del trequartista e un di un tridente Lu-La-Co tutto da scoprire: sarà pure la prima uscita, ma alla fine i nerazzurri sono ripartiti con la voglia di far gol. Peccato per la rete subita da Onana nel finale, ma visto il periodo un piccolo errore va perdonato. Almeno per il momento.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
Direttore Responsabile: Lapo De Carlo
Iscritto al Registro Operatori di Comunicazione n. 18246
© 2024 linterista.it - Tutti i diritti riservati