Il film del 2022 - Calha-no, poi sì: l'Inter torna a vincere a Torino dopo 10 anni

Storia di quello che poteva essere e non è stato. La vittoria allo Stadium del tre aprile ha risvolti storici, avendo interrotto un digiuno che a Torino durava da dieci anni. Non tutte le sliding door, però, aprono un varco su cammini lineari verso il trionfo: la notte agrodolce (col senno di poi) dell'Allianz ne è in questo senso un esempio perfettamente calzante.

Il rigore 'doppio' di Calhanoglu, poi tanta sofferenza
La prima polaroid della partita è ovviamente il gol-vittoria di Calhanoglu. Un episodio che racchiude in sé la logorante sofferenza stagliatasi sul fondo di tutta la serata: Szczesny ipnotizza il turco dal dischetto, ma Irrati, con l'ausilio del VAR, ravvisa un posizionamento illecito di De Ligt, già ampiamente all'interno dell'area al momento della battuta. E dunque Hakan coglie al volo la nuova opportunità, trasformando con sorprendente fermezza di nervi il secondo tentativo. È forse la vittoria esteticamente meno apprezzabile, tra quelle ottenute nei big match da Inzaghi, ma fondamentale e per alcuni versi catartica, considerando che la squadra viveva proprio in quel periodo una delle fasi più acute della crisi del girone di ritorno.

Sprint Scudetto? No, l'inizio della fine
Quella vittoria illuse tutti: l'Inter si trovava a tre lunghezze di distanza dal Milan capolista, ma doveva ancora recuperare la gara contro il Bologna, passata poi alla storia per la topica fatale di Radu. "I nerazzurri restano i miei favoriti per lo Scudetto", sentenziò nel dopo-gara Allegri. Peccato che la storia abbia raccontato altro.