Darmian: "Barella born to run. Handanovic e Kolarov i leader"
Matteo Darmian, difensore che nell'Inter si sta ritagliando un ruolo sempre più importante e fondamentale, ha rilasciato una simpatica intervista a DAZN per la nuova puntata di 321. Di seguito le sue dichiarazioni:
Qual è il genere di musica che preferisce?
"Non ho proprio un genere preferito, ascolto molta musica e di vario genere. Mi piace un po' tutta la musica".
E' tra i giocatori che sceglie la musica negli spogliatoi oppure la ascolti?
"No, solitamente ascolto quello che mettono gli altri. Il dj di solito è Lauti (Lautaro Martinez, ndr) che mette musica latina".
Una canzone per Brozovic.
"Una vita da mediano".
Una canzone per Lukaku.
"Ci penso, ci penso".
Una canzone per Barella.
"Born to run".
Una canzone per Darmian.
"A me stesso ne metto una che è tra le mie preferite: Thunderstruck degli AC/DC".
Qual è stato il suo primo concerto?
"Appunto degli AC/DC a Udine".
Il concerto più bello?
"Non so se perché era il primo o cosa, ma il loro è stato quello che mi è rimasto dentro maggiormente, quello che mi ha colpito di più".
Qual è la canzone che le fa venire in mente la sua infanzia?
"Non saprei sceglierne una. Ce ne sono tante che hanno segnato non solo la mia infanzia, ma anche la mia adolescenza e che comunque influenzano la vita di oggi".
C'è un gruppo o cantante a cui è legato?
"Sceglierei gli AC/DC e Ed Sheeran".
La canzone dei suoi inizi calcistici?
"La dura legge del gol degli 883".
Ascolta qualcosa prima della partita?
"Sì, ascolto la musica in generale e canzoni che mi caricano. Possono essere latine o dance... Questi generi".
Lei ha scelto come una delle sue canzoni Fast Car di Tracy Chapman. Perché?
"Mi piace molto poi mi rilassa".
In macchina che musica ascolta?
"Un po' di tutto, soprattutto la radio e quindi quello che mettono va assolutamente bene".
Le piace cantare?
"Sì, soprattutto quando sono in macchina e sono da solo perché sono stonatissimo ed evito di fare figure in pubblico".
La rilassa?
"Sì, abbastanza".
Un'altra canzone che ha scelto è Dear Mama di Tupac. Perché?
"Mi piace, mi piace anche la musica rap e lui secondo me è uno dei più grandi esponenti. Poi parla della famiglia ed è qualcosa a cui io sono molto legato".
Che rapporto ha con la mamma e con la famiglia?
"Un bellissimo rapporto, sono cresciuto e se ho questa educazione lo devo a loro. Li ringrazierò sicuramente per tutta la vita".
Lei è anche papà. Le ha cambiato la vita?
"Sì, assolutamente. Quando diventi papà ti cambi ala vita. Ho la fortuna di avere un bimbo stupendo e cerco di condividere e di passare più tempo possibile con lui".
Altra scelta: Per me è importante di Tiromancino. Perché?
"E' una canzone che mi lega a mia moglie ed è una nostra".
Cos'è davvero importante per lei?
"La mia famiglia sicuramente da mia moglie al mio bimbo, i genitori... Queste sono le cose più importanti della mia vita".
Le piace la musica italiana?
"Sicuramente sì. Ne ascolto tanta e mi rilassa abbastanza".
Le hanno mai tirato dei tiri mancini?
"Se devo essere sincero qualcuno sì, ma si è sempre pronti a superare tutto".
Qual è il suo rapporto con il piede sinistro?
"Abbastanza buono dai. Ogni tanto mi è capitato anche di giocare a sinistra quindi ho un buon rapporto".
Le piace guardare le serie tv?
"Mi piacciono, abbiamo tanto tempo per poterle guardare. Mi piace passare del tempo guardandole".
Le guarda in lingua originale o in italiano?
"Adesso in italiano. Mi è capitato di guardarle in lingua originale quando ero in Inghilterra per iniziare ad imparare l'inglese".
Tv o tablet?
"Mi capita spesso di guardarle sul tablet".
Le guarda con la sua dolce metà?
"Solitamente da solo quando sono in ritiro e ogni tanto anche a casa con mia moglie".
Mette in pausa o non c'è per nessuno?
"Metto in pausa ed infatti quando le guardo con mia moglie lei le divora e io ci metto sempre un po' di più infatti si arrabbia sempre".
Attualmente sta guardando qualcosa?
"Sì, The Punisher".
Ha scelto Suits come serie tv. Ce la racconti in 15 secondi senza mai citare il nome della stessa o del protagonista.
"Avvocati a New York che in ogni modo cercano di risolvere la loro causa".
Che lavoro avrebbe fatto se non avesse fatto il calciatore?
"Non lo saprei dire però comunque da ragazzo ho portato avanti gli studi parallelamente alla mia carriera, mi sono diplomato, ma poi dopo è andata bene e sono diventato un calciatore. Meglio così dai".
E' mai stato a New York?
"Sì, bellissimo. Ci tornerei ogni anno quando è possibile. Città fantastica".
Qual è la sua scena preferita della serie?
"Forse l'inizio quando Mike Ross viene assunto allo studio più che altro per come viene assunto".
Chi è il più elegante di voi?
"Penso Danilo (D'Ambrosio, ndr). Si veste sempre a modo e porta bene".
Cravatta o papillon?
"Cravatta".
Un'altra sua scelta è The Last Dance. Ce la racconti in 15 secondi.
"Fonte d'ispirazione per molti sportivi, è stato uno dei più grandi cestisti della storia".
Perché ha iniziato a vederla?
"Ho iniziato a vederla perché Michael Jordan penso che sia stato un grande giocatore, un grande uomo e avevo la curiosità di vedere quello che aveva fatto".
E' un appassionato di basket? Se sì, chi tifa in Italia e in NBA?
"Non sono un appassionato nel senso accanito. Mi piace soprattutto la NBA e come squadra Los Angeles Lakers ed in Italia l'Armani Milano".
Le piacerebbe un domani essere un protagonista di una serie tv?
"Ma, perché no".
Jordan è un dominatore, un leader. Chi tra i suoi compagni ha queste caratteristiche?
"Penso che all'interno dello spogliatoio non ci sia solo un leader, ma lo siamo tutti, chi più e chi meno. Se però dovessi nominare qualcuno direi Samir Handanovic che è anche il capitano e Aleksandar Kolarov che ha sempre la parola giusta al momento giusto".
Una grande squadra è composta da persone e caratteri diversi. Le è mai capitato di riuscire a trovare questa alchimia?
"Devo essere sincero e dire che in tutte le squadre dove sono stato ho sempre trovato dei gruppi molto affiatati, dei bei gruppi e penso che i risultati lo abbiano dimostrato. E' così anche quest'anno".
Su quale personaggio girerebbe The Last Dance?
"Se devo scegliere uno del nostro mondo sceglierei magari Messi. Della squadra direi Lukaku".
Come e dove si vede una volta che avrà smesso di giocare a calcio?
"Non lo so, mi piacerebbe rimanere nel mondo del calcio. Se devo essere sincero ad oggi non mi vedo come allenatore però mai dire mai".
Lei ha scelto come film California Skate. E' appasionato di cinema?
"Abbastanza".
Qual è il film che ha visto di più e di cui sa le scene a memoria?
"Non ho una grandissima memoria. Penso che quello che ho visto di più in assoluto è California Skate perché l'ho guardato tantissime volte e le scene le so a memoria. Lo riguarderei anche adesso perché è il mio film preferito".
E' un film del 1989, il suo anno di nascita. Si ricorda la prima volta che lo ha visto?
"Sì, è un film del mio anno e penso di aver fatto impazzire i miei genitori perché ogni giorno lo volevo vedere e lo facevo anche più di una volta al giorno. Mi ha colpito quando ero piccolo soprattutto per il portagonista che andava sullo skateboard e a me piaceva molto. Poi dopo crescendo anche la storia".
E' appassionato di skateboard?
"Sì, sì. E' andata un po' scemando, ma da piccolino mi piaceva molto".
Le piace anche la presenza di Tony Hawk?
"Sì, assolutamente sì. Penso sia il più grande skateboarder della storia. Ogni tanto giocavo anche alla Play Station al suo gioco e con il suo personaggio".
Se dovesse indagare su qualcosa da chi si farebbe aiutare dei suoi compagni di squadra?
"Da Brozovic perché è furbo, scaltro e sicuramente scoverebbe qualcosa".
Qual è la sua scena preferita?
"Un pezzo dopo la morte del fratello del protagonista quando lui per sfogarsi va in una sorta di magazzino e con lo skateboard inizia a fare una serie di acrobazie e si sfoga in quel modo".
Vuole recitare una scenda da un film?
"La prima che mi viene in mente è "Al mio segnale scatenate l'inferno". Un film penso anche questo tra i miei preferiti".
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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