Bonfrisco: "Dimarco? Il gioco non deve essere fermato"
Ai microfoni de L'Interista Angelo Bonfrisco ha commentato i due episodi chiave della partita fra Lazio e Inter, a partire dal rigore biancoceleste.
Come commenti il rigore per la Lazio?
La regola dice che se salti con le braccia larghe e occupi uno spazio fuori dalla sagoma, ti assumi un rischio. Diventa opinabile, ma il regolamento dice così. Se hai la sfortuna di impattare il pallone con un braccio largo sarai punito con un calcio di rigore. Gli arbitri devono poi cercare di uniformare le decisioni ed è molto complicato perché in campo ci sono sempre dinamiche diverse e potranno esserci sempre decisioni diverse.
Sulla vicenda di Dimarco?
L'arbitro può fermare in gioco quando ritiene che ci sia stato un infortunio grave o ci siano delle condizioni particolari. Nel caso specifico l'arbitro non ravvede nessuna di queste problematiche, purtroppo avviene il malcostume dei giocatori che fermano il gioco con un finto fair-play. Va bene il buonsenso, ma dal punto di vista regolamentare non si butta fuori il pallone, alcuni giocatori lo fanno ma sbagliano, è un accordo non scritto ma quando non avviene siamo nell'ambito del regolamento e tutto è corretto. Bisognerebbe accordarsi e avere un'unica linea. Molte volte i giocatori restano per terra ma non hanno nulla, solo i giocatori possono migliorare l'atteggiamento in campo per non creare ambiguità.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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