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Bia: "L'Inter è sfortunata. Anche ieri non ha fatto male"

PODCAST - Bia: "L'Inter è sfortunata. Anche ieri non ha fatto male"TUTTOmercatoWEB.com
lunedì 14 marzo 2022, 21:33Podcast
di Alessio Del Lungo

L'agente Giovanni Bia ha parlato così a TMW Radio, durante la trasmissione Stadio Aperto, della corsa al titolo: "La Juventus può ritenersi dentro la lotta per lo scudetto, anche se la vedo indietro. Facesse la corsa su una sola ok, ma così devono sbagliare in tre".

Il livello del campionato si è abbassato?
"Per me si sono alzati i livelli, negli scorsi anni avevamo una squadra sola che dominava e le altre clamorosamente indietro. Ora c'è un campionato più affascinante".

Come si fa a non fischiare il rigore su Belotti di ieri sera?
"Credo che Massa e Guida verranno fermati per tre-quattro partite, l'errore è sotto gli occhi di tutti. Posso spiegarmelo col fatto che abbiano visto immagini diverse da quelle che abbiamo noi, da altre angolazioni. A volte parlando con gli arbitri mi dicono così... Se non è per l'inquadratura non si spiega".

Che succede all'Inter?
"Anche ieri non hanno fatto male, sono stati sfortunati: potevano pareggiarla già prima, Dzeko e Dimarco hanno sbagliato gol clamorosi. Lo stesso le scorse: pali, traverse... C'è della sfortuna. Era evidente che l'avrebbero pareggiata, però. Vivono un momento di minor precisione da chi realizza".

Inzaghi sta mostrando le differenze di livello con Conte?
"La sua Inter è più europea, ma meno concreta per il calcio italiano".

L'assenza di Zapata sta condizionando l'Atalanta?
"Sì, è un giocatore determinante: come per l'Inter, quando mancano i bomber lo senti".

Come sta vivendo questa situazione Cambiaso?
"Lui è molto tranquillo e sereno, ora è passato lo spavento del ginocchio. Sta recuperando, appena sarà a disposizione tornerà in campo".

Lo vede maturo?
"Ci sono dei percorsi che tanti ragazzi dovrebbero fare. C'è una lista di ragazzi arrivati a giocare in Serie A a diciott'anni che spariscono, mentre è meglio arrivarci un po' dopo magari formandosi prima sui campi veri. Spesso si mandano giovani allo sbaraglio sul palcoscenico, senza le spalle abbastanza larghe".