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Bellinazzo: "Pif-Inter? Interesse partito quando Suning mise sul mercato la quota del 30%"

PODCAST - Bellinazzo: "Pif-Inter? Interesse partito quando Suning mise sul mercato la quota del 30%"TUTTOmercatoWEB.com
venerdì 15 ottobre 2021, 13:50Podcast
di Mattia Alfano

Marco Bellinazzo, esperto di finanza e firma de Il Sole 24 Ore, intervenuto all’interno di Cominciamo Bene a Radio Nerazzurra, si è espresso così sulla questione societaria in casa Inter: "Bisogna distinguere i vari piani. Parliamo di un momento complesso di Suning in Cina, normale che ci siano queste continue informazioni di carattere finanziario. La situazione di Suning è semplice: è andata in difficoltà per varie questioni, pandemia, scelte di management sbagliate e poi il problema di carattere politico che conosciamo. Tutto questo ha portato ad un rivolgimento interno della compagine societaria per quanto riguarda Suning.com e chiaramente sta portando alla necessità di rinegoziare il debito, di rivedere le posizioni con le banche. E questo ha fatto sì che l’Inter ora sia in questa situazione. Per l’Inter significa che deve continuare a fare cassa autonomamente (soldi da stadio, sponsor, qualificazioni in Champions, ndr), quindi deve recuperare soldi per far fronte alle proprie spese: non può contare su aumenti di capitale".

Mentre su una possibile volontà del gruppo PIF di rilevare i nerazzurri: "Il fondo sovrano dell’Arabia Saudita in questi mesi cercava una squadra perché, come ha fatto il Qatar, questi gruppi hanno bisogno di investire nel calcio per migliorare la propria immagine in Occidente. Cercavano un club, hanno provato a prendere il Liverpool in passato, ma poi hanno virato sul Newcastle. La premier aveva detto no inizialmente per motivi politici. Col Newcastle PIF prende un club di un campionato visibile in tutto il mondo. Da quello che mi risulta c’è stato qualche intermediario che ha provato a far capire all’Inter che c’era un interessamento potenziale dell’Arabia Saudita, ma è successo quando Suning mesi fa aveva messo sul mercato la quota del 30% che ora è di LionRock, in quel contesto c’è stato un interessamento saudita. Ma non ci sono evidenze di un interessamento reale".