Zalewski: "La gente pensa che il talento basti per sfondare, trascura tutto il sacrificio quotidiano che c’è dietro"

Nicola Zalewski, ormai ufficialmente un giocatore dell'Inter, si è concesso alle colonne de Il Corriere della Sera dove ha parlato anche del paese dove è cresciuto. Le sue parole:
Lei ha detto che «la parola predestinato non mi va giù, perché sembra che tutto debba succedere per forza».
"La gente pensa che il talento basti per sfondare: trascura tutto il sacrificio quotidiano che c’è dietro".
Come si fa a non sciupare il talento e a resistere alle tentazioni di una gioventù come tutte le altre?
"La domanda che ti devi fare è: cosa vuoi fare da grande? Io volevo fare questo".
È anche per questa mentalità che CR7 è un idolo?
"Sì, a livello mentale lui è fuori dal comune".
Poli, il paesino dove è cresciuto, è così piccolo che lei sarà uno dei pochi bambini d’Italia che hanno imparato a giocare in strada. È così?
"Sì, c’è solo un campo e non potevamo consumarlo".
Sente che alcune sue abilità nascono dalla strada?
"Sì, sicuramente se sono qui adesso è grazie anche a quei momenti lì, vissuti da bambino. E a quel contesto".
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