Simic: "Che emozione vedere mio figlio Roko contro l'Inter, dove ho giocato"

Simic: "Che emozione vedere mio figlio Roko contro l'Inter, dove ho giocato"
mercoledì 19 giugno 2024, 22:12News
di Daniele Najjar

Nel corso dell'intervista rilasciata a Sky Sport, l'ex difensore di Milan ed Inter Dario Simic, oggi direttore sportivo della Dinamo Zagabria, ha parlato anche di suo figlio Roko, che con il Salisburgo ha affrontato l'Inter nella fase a gironi della Champions League 2023/24, perdendo sia all'andata (0 a 1 in Austria) che al ritorno (2 a 1 a San Siro per l'Inter). Tuttavia queste partite sono state una emozione per il croato, che nonostante non si sia affermato in nerazzurro, non ha dimenticato la sua esperienza.

Suo figlio Roko come si trova in Austria?

"A Salisburgo gli attaccanti crescono bene. Roko ha fatto una bella figura in Champions League quest'anno, mettendosi in mostra due volte contro l'Inter. Per me che ho giocato nell'Inter è stata una grande emozione. Poi contro il Benfica è stato il migliore in campo. Lui è un 2003, è alto un metro e 90 e corre tantissimo per un attaccante. Se lo critico? Solo in senso positivo, per fargli capire dove deve migliorare anche se preferisco non mettergli troppa pressione addosso. Dicono che non sia un killer in area? Non sono d'accordo, il primo anno a Liefering ha fatto 20 gol ed è stato anche capocannoniere in Youth League senza dimenticare i 10 gol con l'under 21 croata. Lui è una prima punta e dà il meglio di sé quando fa reparto da solo. Ma il Salisburgo gioca spesso con due punte, un problema. L'importante è avere un buon allenatore che creda nei giovani e che gioca un calcio che esalti le sue caratteristiche. Gasperini o Juric ad esempio per lui sarebbero il top".

Che momento sta attraversando il calcio italiano?

"Avete dei buoni giocatori ma non ci sono più i grandi nomi di una volta. È incredibile come da voi manchino i campioni. Dura capire cosa sia successo, magari si è sbagliato qualcosa nella formazione dei giovani. L'Italia però è un paese di 60 milioni di persone: dove sono finiti i grandi nomi che facevano grande il vostro calcio una volta? Mi riferisco ai Vieri, Del Piero, Nesta, Maldini. Oggi avete dei buoni giocatori che sono forti tatticamente ma non sono dei grandi nomi. I migliori italiani con cui ho avuto il piacere di giocare? Per il giocatore e la persona che è e la continuità avuta dico Paolo Maldini. Poi ci metto anche Christian Vieri che è stato un calciatore incredibile. Quando l'ho visto la prima volta in allenamento mi ero detto 'ma questo è un fenomeno'. Bobo era molto potente e fortissimo tecnicamente".