Scudetto, Sacchi tifa Napoli: "Palpitazioni col Parma. Inzaghi? Ha rinunciato a giocare a calcio"

Scudetto, Sacchi tifa Napoli: "Palpitazioni col Parma. Inzaghi? Ha rinunciato a giocare a calcio"
Oggi alle 11:11News
di Marco Corradi

Nella sua intervista ai microfoni del quotidiano Il Mattino, Arrigo Sacchi esterna il suo tifo per il Napoli nella lotta-scudetto: "A vedere le sofferenze con il Genoa e poi con Parma, ho avuto anche io delle palpitazioni pensando a quello che stava provando Antonio. Ora il pallino è nelle sue mani: per Inzaghi non sarà facile strapparglielo. Se il mio amico Conte vince lo scudetto compie un'impresa. Ma a Napoli se ne rendono conto? È un valore aggiunto come pochi. E di sicuro la classifica degli azzurri è merito suo. Vincere con il Cagliari sarà il tocco magico del suo cammino. Poi spero che decida di restare ancora nel Napoli, ma quello che conta è che qualsiasi decisione prenda, non gli faccia poi venire dei rimpianti nel futuro". 

Il Napoli può solo perderlo il campionato, si dice...

"Non è proprio così. La classifica fa sospirare: se vinci, ma non è facile perché vincere non lo è mai, non devi aspettare di conoscere il risultato dell'Inter che gioca a Como e con Fabregas non è semplice. È una finale, è una vigilia da grandi emozioni, consapevoli che poi non ci sono vie di fuga, altri paracaduti. Domani si decide ogni cosa. Ed è bello così: non sempre la vita dà un'altra possibilità. Il calcio, come dico sempre a mia moglie che ne sa poco di pallone, è proprio lo specchio della vita. Lavori tutta una stagione, notte e giorno, per arrivarti a giocare una partita di questo genere".

L'Inter l'ha delusa?

"A un certo punto della stagione ha rinunciato a giocare al calcio, ha iniziato a mettere più difensori che attaccanti. A Inzaghi auguro di vincere la Champions, però deve smetterla di tornare al sistema italiano di una volta.. il calcio è un gioco offensivo. Dove trionfa sempre chi ha delle idee".

Sulle idee Conte è imbattibile.

"Ho perso il conto dei sistemi di gioco che ha cambiato. Si adatta, propone, sistema le cose, trova delle soluzioni ogni volta e prova a essere offensivo senza avere la rosa che hanno gli altri. Non solo l'Inter. Poi non sempre gli riesce. Ma a Napoli è in corso di realizzazione un capolavoro. Bellissimo perché inatteso, imprevedibile. Troppe erano le squadre che all'inizio sembravano migliori".