San Siro, il voto slitta a settembre: pressing su Sala, Inter e Milan pronte a nuove garanzie

Il dossier legato alla vendita dell’area di San Siro continua a essere il nodo più critico dell’amministrazione Sala 2.0, formalmente rilanciata ieri in Consiglio Comunale. Come riporta Il Sole 24 Ore, il voto sul progetto, inizialmente previsto entro la fine di luglio, è stato rinviato a settembre, con una possibile data chiave già fissata: il 15 settembre.
Secondo indiscrezioni, esisterebbe un accordo informale tra il Comune e i vertici di Inter e Milan per portare in aula i documenti e il progetto aggiornato all’inizio del mese, così da avviare la discussione ufficiale in vista del voto. L’obiettivo è chiudere l’iter burocratico entro il 10 novembre, per scongiurare la data simbolica del vincolo sul secondo anello dello stadio, che complicherebbe ulteriormente ogni manovra.
Le due società si sono dette disponibili a fornire nuove garanzie giuridiche, tra cui impegni sulla continuità dell’azionariato per un periodo considerato “ragionevole” e una riduzione degli oneri di bonifica a carico del Comune. Ma dal Partito Democratico milanese, principale forza di maggioranza, trapela prudenza: non ci sono certezze sui tempi richiesti dai club, né un’accelerazione garantita.
Quel che appare chiaro è che a settembre il progetto arriverà davvero in Consiglio Comunale, stavolta per una valutazione politica sostanziale. Da lì, si capirà se Milano intende davvero scrivere il futuro di San Siro o proseguire nell’impasse.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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