Rummenigge assicura: "Sabato tifo Inter e il mio amico Marotta"

Karl Heinz Rummenigge, membro del consiglio direttivo del Bayern Monaco, ha parlato all'agenzia tedesca DPA soffermandosi sulla finale di Champions League di sabato prossimo tra Inter e PSG, che si gioca proprio a Monaco di Baviera. Le sue riflessioni partono dalla presenza di un ex Bayern come Sommer: "All'epoca si era un po' distaccato dal nostro allenatore Thomas Tuchel, il che rende ancora più straordinario quanto sia forte e costante ora all'Inter. Questo dimostra la sua qualità, soprattutto a un'età avanzata per un calciatore. Sono molto contento per lui. Abitava sopra casa mia nel quartiere nel quartiere Grünwald e ci vedevamo spesso".
Un altro ex Bayern che tornerà all'Allianz Arena è Pavard. E ne parla così Rummenigge: "Il colpo di testa di Pavard nei quarti di finale ci ha praticamente chiuso la porta alle semifinali. E Yann Sommer ha fatto delle parate davvero eccezionali contro il Barcellona in semifinale: le sue parate brillanti contro Lamine Yamal sono state straordinarie. Soprattutto, spero che la finale mantenga l'alto livello della semifinale: è stata probabilmente la migliore partita che abbia mai visto a questo livello in Champions League. Sono contento per entrambe le squadre, ma ovviamente auguro all'Inter qualcosa in più, visto il mio passato. Sarebbe bello se l'Inter potesse finalmente restituire questo prestigioso trofeo ai propri tifosi, dopo 15 anni di attesa".
Al che, Rummenigge spiega poi invece il suo personale legame con l'Inter: "Ho trascorso tre anni straordinari a Milano, che hanno avuto un profondo impatto su di me, sia a livello sportivo che personale. Ancora oggi nutro una grande simpatia per il club. Il presidente Beppe Marotta è un mio caro amico e ho molti contatti con altre persone del management. Dal punto di vista professionale, la lingua italiana e molto di ciò che ho imparato lì mi sono stati molto utili in seguito, quando ero alla guida del Bayern Monaco: in un'epoca in cui la Serie A era il metro di paragone, mi ha aperto molte porte. Perché l'Inter ha una tradizione tedesca? Ciò è sicuramente dovuto alle esperienze positive che il club ha avuto con i giocatori tedeschi, tra cui Lothar Matthäus, Andreas Brehme e Jürgen Klinsmann, e anche con me. Ho sempre detto: Monaco è la città più a nord d'Italia, mentre Milano è forse la città più a sud della Germania. I collegamenti sono molteplici, alla Lombardia piace la Baviera".
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