Perisic: "Con l'Inghilterra la partita della carriera. La squadra per me è al primo posto"
Ivan Perisic raggiungerà oggi nell'amichevole contro l'Armenia le 100 presenze con la Croazia. L'esterno dell'Inter ne ha parlato a Hns-cff.hr. Queste le sue dichiarazioni in merito: "Naturalmente sono entusiasta che si stia avvicinando la mia 100esima presenza con la nazionale croata, dopotutto, pochi giocatori possono vantarsi di aver giocato un centinaio o più di partite. Certo, ricordo la mia prestazione d'esordio, rimarrà sempre nella mia memoria, indipendentemente dal fatto che abbiamo subito una sconfitta in quella partita. Ricordo tutto. Quando si parla di Nazionale ogni partita per me è stata speciale".
Che ricordi si porta dietro del secondo posto al Mondiale?
"Per tutti noi che abbiamo avuto il privilegio di far parte di quella storia, la Russia rimarrà per sempre nei nostri cuori, ma anche tutto ciò che è seguito al nostro ritorno in patria dopo aver vinto la medaglia d'argento. Quell'accoglienza indimenticabile a Zagabria, ma anche a Spalato e nella mia Omis, è qualcosa che ricorderò per il resto della mia vita. La nostra generazione ha raggiunto il suo apice ai Mondiali in Russia, tutto combaciava perfettamente, dal primo giorno di preparativi abbiamo vissuto l'uno per l'altro, respirato insieme e questo si è riflesso nei nostri risultati. Abbiamo fatto un grande risultato, ricorderemo i ricordi che portiamo dalla Russia per il resto della nostra vita".
Il successo sull'Inghilterra fu incredibile.
"E' stata la partita della nostra carriera, sapevamo cosa significava per noi il duello con gli inglesi e così ci siamo messi in campo. È stata una delle partite più mature della storia della nazionale croata. Nonostante gli inglesi siano passati in vantaggio, abbiamo fatto il nostro gioco e abbiamo creduto in una svolta. E ora che sto facendo un film su quella partita mi vengono i brividi, saremo sempre felici di tornare a quella partita, orgogliosi della grande vittoria contro l'Inghilterra".
Cosa pensa invece della sconfitta in finale contro la Francia?
"Non riesco a togliermi l'impressione che abbiamo giocato alla grande in finale, ma a causa di una combinazione di circostanze, i campioni del mondo alla fine sono diventati i francesi. Certo, nonostante la sconfitta, eravamo orgogliosi di tutto quello che abbiamo ottenuto, ma ci chiederemo sempre se tutto a Mosca doveva dipanarsi così, perché... Eravamo una squadra, avevamo un gioco, una difesa vincente, motivo, voglia e fede. Purtroppo non ci siamo riusciti, ma la cosa più importante è che dopo la partita ci siamo potuti guardare negli occhi, consapevoli di aver lasciato il cuore in campo e di aver dato tutto quello che potevamo".
Qual è il momento in particolare che ricorda con più piacere in Nazionale?
"Il gol agli inglesi nelle semifinali dei Mondiali in Russia, ma anche quell'azione prima del gol della vittoria di Manjo e l'ilarità che ci siamo lasciati alle spalle nella celebrazione generale quando abbiamo investito i poveri fotoreporter... Anche il primo gol con la Nazionale in Belgio e, ovviamente, quello della vittoria contro la Spagna agli Europei 2012".
E' un calciatore che fa tanto lavoro sporco anche per la squadra.
"Per me la squadra è sempre al primo posto, in ogni partita cerco di subordinarmi il più possibile alla squadra. E non ho bisogno di dire che la nazionale è sacra. Da bambino a Omis, con la maglia della Croazia, ho visto la Croazia vincere il bronzo. E ho sognato un giorno del genere... Ho realizzato i miei sogni d'infanzia".
Che aspettative ha per il prossimo Europeo?
"Spero che saremo tutti in salute e che saremo in grado di riscattarci dopo stagioni difficili. Non vediamo l'ora di nuove sfide, abbiamo una buona squadra, credo che creeremo di nuovo l'atmosfera giusta e rappresenteremo la Croazia nel migliore dei modi. Non ho l'abitudine di annunciare prestazioni nelle grandi competizioni, ma siamo consapevoli delle nostre qualità e so che abbiamo qualcosa da dire all'Euro. Il girone non è facile, giochiamo contro due squadre di casa, Inghilterra e Scozia, ma ci verrà chiesto qualcosa, no?".
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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