Nuova Inter, vecchie abitudini. Il rinnovamento non basta: la dirigenza non ha risolto i problemi

La nuova Inter è… la vecchia Inter. Contro la Juventus si sono visti alcuni dei segnali negativi che la squadra nerazzurra si porta dietro dalla scorsa stagione: troppi gol subiti, cali mentali gravi, vantaggi buttati - soprattutto in partite importanti -. Sono tutti problemi presenti fin dall’inizio dell’annata passata e che sono costati il finale di stagione disastroso. Quest’estate si era presentata l’occasione perfetta per risolverli: in caso di profondi cambiamenti nella rosa, anche a costo di salutare qualche big, nessuno si sarebbe potuto opporre.
Il rinnovamento era necessario ed è stato fatto, ma non nei titolari. C’erano le premesse per una ‘rivoluzione’ che invece è sfumata a metà agosto, una volta capita l'impossibilità di arrivare ai due grandi obiettivi di mercato. E la stagione 2025-26 rischia di essere pregiudicata proprio da questa mancanza. La scelta della dirigenza è stata di confermare in blocco la squadra, con la sconfitta dello Stadium arriva un primo conto salato: 2 sconfitte in sole 3 giornate di campionato e una condizione mentale assolutamente negativa.
La squadra paga la mancanza di certezze, che doveva essere colmata quest’estate con nuove prime linee. Alla terza giornata, invece, la formazione è ancora inzaghiana e ha ancora gli stessi identici problemi. L’Inter rischia di complicarsi le cose: -6 dal primo posto in campionato dopo 3 giornate e debutto in Champions League che sa già di crocevia decisivo.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
Direttore Responsabile: Lapo De Carlo
Iscritto al Registro Operatori di Comunicazione n. 18246
© 2025 linterista.it - Tutti i diritti riservati
