Mussi allarmato: "Il calcio italiano ha subito una perdita di 1,4 miliardi in una sola stagione"
Nella 13esima edizione di ReportCalcio, il rapporto annuale sul calcio italiano e internazionale sviluppato dal Centro Studi FIGC, Federico Mussi, il partner PwC Italia che ha collaborato con l'indagine, ha voluto evidenziare quali sono le difficoltà attuali del mondo del pallone e quali gli obiettivi da prefissarsi: “Rispetto al disavanzo economico aggregato di 1,3 miliardi di euro registrato nella stagione 2020-2021, fortemente impattata dal periodo pandemico, nella stagione 2021-2022 si è registrata una perdita aggregata addirittura superiore, pari a 1,4 miliardi di euro. Si tratta del peggior risultato netto nei 15 anni analizzati nel ReportCalcio - assicura nell'incontro organizzato con il presidente della Federcalcio Gravina a Sky Sport -, a conferma che il settore continua a manifestare una difficoltà strutturale. Nelle ultime 3 stagioni, la perdita complessiva prodotta dal calcio professionistico italiano è stata pari a quasi 3,6 miliardi di euro. Sui conti continua a pesare in modo determinante il costo degli stipendi che nell’ultima stagione sfiora l’84% dei ricavi (al netto delle plusvalenze)".
Fa riflettere il gap con gli altri campionati d'Europa poi: "Rispetto ad altre leghe europee, il calcio italiano presenta peggiori parametri economico-finanziari, una maggiore dipendenza dai ricavi televisivi, minori misure a sostegno dei giovani e minori investimenti infrastrutturali. Ciò nonostante, il settore continua ad attrarre capitali e investitori, guidati spesso da una strategia di internazionalizzazione che punta a valorizzare diritti tv e broadcasting, marchi e attività di merchandising, investimenti in tecnologia e in area digitale".
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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