Moratti ricorda l'addio di Mancini: "Gli dissi la verità e chiamai Mourinho"
Intervistato a lungo da Dazn, Massimo Moratti, ex numero uno dell'Inter, ha ripercorso la giornata cruciale per il passaggio nel 2008 da Mancini a Mourinho sulla panchina nerazzurra. "Fu una giorno sorprendente. Avevo questo impegno con Mancini intorno alle 16-17 di pomeriggio, lo aspettavo in una casa dei miei genitori e a colazione mi venne invece sorprendentemente in casa Maradona che era a Milano. Venne a mangiare da me - ha raccontato Moratti -. C'erano i giornalisti sotto, che si aspettavano Mancini ma trovarono Maradona. Dopo di che arrivò Mancini, un allenatore che aveva vinto e con un atteggiamento umile e amichevole: lì dovevo decidere, potevamo ancora fare diversamente. Ma sinceramente pensai che ormai avevo già fatto un passo con l'altro e quindi mi feci forza e dissi che era andata così".
Lo ringraziai, gli dissi che era un fenomeno. Alla fine gli dissi la verità: non potevo correre il rischio che poi per qualsiasi situazione cambiasse idea ancora. E io mi sarei trovato per strada, insomma. A quel punto comunicai a Mourinho che dovevamo incontrarci per fare eventualmente un contratto" ha concluso.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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