Mkhitaryan leader in campo e fuori: il calciatore nerazzurro denuncia le violenze contro la popolazione armena
Inzaghi non ne vuole fare a meno, visto lo stato di forma, e Mkhitaryan è tanto attento alle dinamiche di campo quanto a quelle esterne, legate alle violenze che stanno avvenendo sul territorio dopo la capitolazione della repubblica a minoranza armena, caduta sotto il controllo dell'Azerbaigian: "Dopo un blocco durato dieci mesi, il 19 settembre l'esercito azerbaigiano ha lanciato un brutale bombardamento del Nagorno Karabakh. Mi si spezza il cuore quando apprendo le storie di traumi, perdite e gravi violazioni dei diritti umani di migliaia di famiglie armene che vengono sfollate con la forza dal Nagorno Karabakh e fuggono in Armenia in un esodo di massa. - riporta l'edizione odierna di Tuttosport - La situazione che le persone del Nagorno Karabakh stanno soffrendo in questo momento porta con sè ricordi dei momenti più bui della storia. Spesso guardiamo indietro a quelle pagine oscure di uccisioni indiscriminate, pulizia etnica e campi di concentramento con il rimorso e il rammarico che nessuno abbia fatto abbastanza per fermarli. Non possiamo riportare indietro le vittime delle atrocità del passato, ma siamo ancora in tempo per impedire che si verifichi un genocidio nel Nagorno Karabakh. Nel mezzo di questo orrore abbiamo bisogno della mobilitazione immediata degli aiuti umanitari di emergenza attraverso il corridoio Lachine e del ponte aereo e del dispiegamento di missioni di monitoraggio internazionali per porre fine a questi crimini contro l'umanità. È ora urgente che i leader internazionali si oppongano alla pulizia etnica e utilizzino tutti gli strumenti politici possibili per porre fine alle azioni militari nella regione. I bambini hanno il diritto di vivere in pace nella loro patria".
Fonti vicine alla popolazione, prosegue il quotidiano torinese, parlano apertamente di genocidio, con l'esercito azero che starebbe portando a termine varie operazioni di pulizia etnica (deportazioni, uccisioni, stupri). A peggiorare la situazione anche l'esplosione di un deposito di carburante, a Stepanakert, per cause ancora da appurare, che ha causato centinaia di ustionati gravi e vittime. La popolazione armena ha urgente bisogno di medicinali, cibo e aiuti internazionali per mettere fine a questi soprusi e preservare la minoranza del territorio. Il calciatore nerazzurro è sceso in campo in prima persona, come spesso accade, per mettere in luce dinamiche che sembrano non interessare alla comunità internazionale.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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