Lautaro: "Inzaghi era la nostra mente, eravamo a nostro agio con lui. Chivu ci sta aiutando molto"

"Avevamo la possibilità di vincere tre trofei, e alla fine ci siamo ritrovati senza niente. È il dolore più profondo che abbia mai provato". Il finale della scorsa stagione con l'Inter ha segnato profondamente Lautaro Martinez. Nell'intervista a France Football, il Toro ne ha parlato così:
Come mi spiego il crollo?
È difficile da spiegare. Perché il calcio è così: a volte si vince, a volte si perde. Il Napoli, che ha vinto lo Scudetto, ha giocato solo in campionato. Si è riposato, si è preparato per la partita ogni settimana. Per noi, dall’anno scorso, è stato un accumulo di partite, stanchezza, infortuni e quindi giocatori indisponibili nei momenti importanti. Si è fatto sentire davvero. Ma con ogni stagione si impara".
Il futuro di Simone Inzaghi ha influito sul finale di stagione?
"Assolutamente no. Ognuno è libero di fare le scelte che preferisce. Il Mister non ci aveva comunicato di aver ricevuto un'offerta o che se ne sarebbe andato. Eravamo concentrati sui nostri obiettivi. Ha sempre dimostrato professionalità. Ci siamo sentiti molto a nostro agio con lui, era la nostra mente".
Mi pento dello sfogo post Fluminense?
"È stato un malinteso. Alcune cose non mi sono piaciute, le mie affermazioni erano generiche e non erano rivolte specificamente a lui. Da capitano, è quello che mi è venuto in mente in quel momento. Ad alcuni potrebbe piacere, ad altri no, ma poi ne abbiamo discusso con la squadra, l’allenatore e la dirigenza. E' stato tutto chiarito, siamo uniti. Anche Chivu ci sta aiutando molto: faremo del nostro meglio per lui".
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