l'interista

Castillo: "Come risollevammo Onana dopo la squalifica. E' abituato alle avversità"

L'INTERISTA - Castillo: "Come risollevammo Onana dopo la squalifica. E' abituato alle avversità"TUTTOmercatoWEB.com
giovedì 23 giugno 2022, 12:09News
di Daniele Najjar

Nell'intervista che ci ha rilasciato, l'allenatore specializzato nei portieri Yan Castillo, ci ha raccontato nello specifico come ha risollevato Onana dopo la squalifica di un anno che rimediò ai tempi dell'Ajax: "Chiaramente era un momento difficile. Quando cresci con l'obiettivo di dedicarti totalmente allo sport che ami e ad un certo punto ti accusano ingiustamente per qualcosa che non hai fatto, per un semplice errore umano, ti senti impotente. André è una persona forte, preparata, abituata ad affrontare situazioni avverse. Ed è per questo che ora si trova all'Inter ed è per questo che è il portiere che è".

Come ha reagito a quel momento?

"Molto bene e per tutta la durata dei nostri allenamenti. Fin da subito gli abbiamo preparato un contesto per allenarsi molto simile alle strutture cui era abituato come professionista d'alto livello, nel Complejo Deportivo Fútbol Salou, con 11 campi da calcio ed una palestra top".

In che modo?

"Gli abbiamo assegnato uno staff interamente dedicato a lui: un nutrizionista che oggi lavora nella Liga, un corpo medico, con un fisioterapista molto bravo. C'erano aree di allenamento fisico e psicologico, aree per lo specifico allenamento da portiere. Analizzavamo a livello tecnico gli aspetti che poteva migliorare, riproducendoli in campo. Fra le persone coinvolte nel progetto c'era Llorenç Gomez, il miglior giocatore del mondo di Beach Soccer negli anni in cui giocava. Anche altri portieri vollero farne parte, come Pau Torres e Victor Vidal".

In cosa consisteva la vostra idea per mantenerlo al top?

"L'idea di base era che dovesse pensare soltanto al calcio ed a prendersi cura di sé. Si allenava 6 giorni a settimana, con carichi di lavoro pensati per vari micro-cicli, una o due doppie sessioni e un giorno per la rigenerazione. Gli facemmo poi una proposta. Di dedicare a noi 3 settimane consecutive, poi invece nella quarta poteva andare in qualsiasi parte del mondo volesse e con chi volesse, portandosi con sé il programma d'allenamento che gli preparavo. E' stato importante. L'idea era che tornando dalla settimana di lavoro "personale" fosse al top, contento, pieno d'energia. Funzionò benissimo. L'allegria era il denominatore comune delle nostre giornate".