Inter, Scudetto in ritardo di 2 anni ma che parte da lontano. Questi i maggiori meriti di Inzaghi
In casa Inter il countdown per lo scudetto è partito da diverso tempo. Nello scenario peggiore (Milan sempre vincente) alla squadra di Inzaghi servono 14 punti per laurearsi matematicamente campione d'Italia per la prima volta dopo la stagione 2020-21. La seconda stella era l'obiettivo dichiarato di inizio anno e fra poco i nerazzurri potranno festeggiare un titolo che, come si legge sulla Gazzetta dello Sport, "sarà pure centrato con un paio di stagioni di ritardo, ma è il frutto di un lavoro di gruppo che parte da più lontano".
L'artefice del trionfo è Simone il Demone, che grazia alla sua leadership "gentile" si è messo alle spalle tutte le difficoltà degli anni passati. Nonostante le partenze di alcuni dei migliori giocatori, da Lukaku e Dzeko fino a Onana, Inzaghi non ha mai avuto paura di cambiare. Sostenuto, chiaramente, dalle ottime scelte della dirigenza (come Thuram). Il tecnico "ha migliorato sia l’orchestra sia i singoli violini. Il fossato scavato oggi in campionato è la conferma di un lavoro profondo: l’Inter inzaghiana è ormai ammirata in Europa e per questo ad Appiano ci si mangia le mani per il k.o. imprevisto in Champions contro l’Atletico".
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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