Inter nel segno di Lautaro Martinez: capitano non solo nella forma

Lautaro Martinez ha avviato, grazie al suo gol dell'1-1 nell'amichevole vinta contro il Monaco, la rimonta poi finalizzata dal compagno di reparto Ange-Yoan Bonny.

Il capitano argentino, pur nelle ovvie difficoltà dovute al fatto di essere all'inizio della preparazione che precede l'inizio della nuova stagione, non ha fatto mancare quei valori che hanno sempre caratterizzato la sua avventura in maglia nerazzurra.

La mentalità da combattente, che si sostanzia nella tendenza ad aggredire alto il portatore di palla avversario per provare a ripartire, è un tratto distintivo del classe 1997 da cui è bene non prescindere. Essa, infatti, è la base da cui partire per analizzare il valore della sua presenza sul rettangolo di gioco.

Da un attaccante ci si aspetta soprattutto un contributo in zona gol, sia in fase di finalizzazione sia in termini di assist, ma Lautaro rappresenta una tipologia diversa di calciatore offensivo. Oltre all'indubbio apporto in avanti, infatti, l'argentino è in grado di garantire un sostegno in fase di recupero del pallone che ha pochi eguali tra i principali attaccanti a livello internazionale.

Ciò è emerso in ogni contesto nel quale abbia operato, a prescindere dal livello dell'avversario affrontato. Emblematica, in questo discorso, è la prestazione offerta dall'argentino nel ritorno dei quarti di finale di Champions League contro il Bayern Monaco. Un'occasione nella quale, oltre al gol del momentaneo 1-1, Lautaro ha ricoperto un ruolo attivo nel difendere con testa e cuore il risultato in vista del passaggio alle semifinali della competizione europea.

Tale esempio si ricollega a una certezza che si accompagna al ruolo del Toro all'Inter: per quanto possano esserci delle pause in termini di apporto in zona offensiva, il capitano dell'Inter non farà mai mancare quei valori che ne hanno impreziosito la presenza a Milano e determinato la conquista dello status di capitano "nella forma e nella sostanza".