Il tifoso vip Elio: "Le partite dell'Inter solo allo stadio, ma per la finale farò un'eccezione"

Il quotidiano la Repubblica ha intervistato il cantante tifoso nerazzurro Stefano 'Elio' Belisari del gruppo Elio e le Storie Tese: "Ormai le partite dell’Inter o le guardo allo stadio o non le guardo proprio. Sul divano soffro troppo. A dire il vero, per l’Inter soffro troppo in generale".
Sarà allo stadio a Monaco o si perderà Psg-Inter?
"Questa volta farò un’eccezione. Sarò davanti alla tv in un paese del Ponente ligure apparentemente innocuo, ma in realtà pericolosissimo per la presenza massiccia di tifosi juventini. Sono ovunque. Il fenomeno si spiega in parte con la vicinanza a Torino, e in generale al Piemonte".
Lei patisce lo sfottò dei tifosi avversari?
"Al contrario, lo amo molto. Con la band ci abbiamo sempre giocato. Nel video di Ti amo campionato, a Mai dire Gol, Rocco Tanica alla tastiera indossava una maglia rossonera. Ma a guardarla bene era quella del Foggia, non del Milan. Il calcio è un gioco. Almeno fino a quando non incontri Mario Corso. Lì la cosa si fa seria. Premessa: l’unica canzone d’amore che ho scritto nella mia vita è C’è solo l’Inter. Dopo averla registrata, andai alla sede del club per farla sentire ai dirigenti, anche se quel giorno non mi sentivo tanto bene. E lì ho incontrato Corso, mio idolo di sempre. Al primo ascolto si mise a piangere per la commozione. A quel punto non solo guarii miracolosamente, ma pensai: sparatemi pure ora, sono felice, non ho altro da chiedere".
Cosa si aspetta da questa finale?
"Sono domande che non si fanno, e che in ogni caso non meritano risposta".
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