Il pagellone di Barella - Una vita da mediano a segnare gol pesanti

La stanchezza ha contraddistinto le ultime apparizioni di Nicolò Barella, ma il giudizio per la fine dell'anno solare è più che positivo: 7,5. Non manca qualche sbavatura soprattutto a livello caratteriale, ma a 24 anni il centrocampista sardo ha trascinato l'Inter alla vittoria dello scudetto e la nazionale di Roberto Mancini alla conquista del titolo europeo. 

Solita diffidenza quando arrivò all'Inter, in nerazzurro Barella ha mantenuto le promesse ed è riuscito a fare il salto di qualità. Quando serve piazza sempre la zampata giusta, ma soprattutto spende tutto quel che può in mezzo al campo. La crescita esponenziale si è notata grazie al lavoro di Antonio Conte a livello individuale, col tecnico pugliese è arrivato praticamente al top. 

Il pagellone di Barella, una vita da mediano

Nell'ultimo periodo il centrocampista è riuscito a limitare le troppe ammonizioni che lo hanno accompagnato nella prima parte della sua carriera, ma l'irruenza non è mancata, come nell'ultima partita di Champions League contro il Real Madrid: fallo di reazione su Militao ed espulsione inevitabile. Un episodio grave che però è servito per fare quel salto di qualità anche dal punto di vista comportamentale. 

A novembre poi è arrivata la ciliegina sulla torta. "FC Internazionale Milano comunica di aver raggiunto un accordo per il prolungamento di contratto del giocatore Nicolò Barella: il centrocampista classe 1997 sarà nerazzurro fino al 30 giugno 2026", il comunicato ufficiale diramato dall'Inter il 5 novembre, un colpo da 90' che allontana tutte le voci di mercato e blinda un giocatore decisivo per le trame di gioco nerazzurre. 

Voto: 7,5