City-Inter, Inzaghi tradito dai suoi attaccanti: perderla così fa più male
A più 24 ore di distanza dalla sconfitta dell'Inter in finale di Champions fioccano le riflessioni a mente fredda dei molteplici quotidiani, sportivi e non solo. Il Sole 24 Ore non risparmia dalle critiche l'attacco della formazione di Inzaghi, che lo ha "tradito" nella serata più importante dell'anno: "Però, però, però. Il primo però è che per essere perfetti, nel calcio, bisogna far gol. Non è un dettaglio trascurabile. Il calcio è fatto così: non è una scienza esatta, soprattutto in una partita secca come una finale di Champions. Se però non si fa breccia nella porta avversaria, tutti i discorsi su gabbie tattiche, moduli e possesso di palla vanno a farsi benedire.
Il Napoli, per esempio, ha stravinto lo scudetto grazie anche a una prima linea devastante. La stessa Inter, che fino a due mesi fa veniva sbertucciata perché perdente con le piccole, in questi 60 giorni ha avuto impennata impressionante grazie (anche) alle prodezze dei suoi bomber, cecchini infallibili davanti alla porta avversaria. Ecco, questa volta, a Istanbul, dispiace ma non è stato così. Inutile dire che Lautaro è stato generoso nel pressing. Lautaro è un implacabile finalizzatore, e soprattutto per questo va giudicato. Come Lukaku che, oltre a mangiarsi un gol, ha addirittura respinto col polpaccio un colpo di testa di Dimarco che avrebbe potuto finire in rete".
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