Chivu-Fabregas, le somiglianze sono incredibili! Minimo sforzo massima resa...
Fabregas è stato il sogno dell'Inter per il post Inzaghi, allenatore con cui però non si è riuscito a trovare l'accordo al termine della stagione. L'imminente addio di Simone e l'avvicinarsi del Mondiale per Club hanno portato la società a dover prendere una decisione su due piedi: benvenuto Mister Chivu.
Inizialmente vi erano molti dubbi sulla scelta dell'Inter di ingaggiare Chivu. Il tecnico arrivava da una prima esperienza con il Parma, l'unica sulla panchina di una prima squadra. Affidare la direzione ad un tecnico che aveva l'obiettivo di salvarsi poteva essere controproducente per gli obiettivi nerazzurri, eppure il rumeno ha fatto ricredere tutti. Se si leggono le statistiche di Inter e Como, si possono notare molte somiglianze tra le due squadre, e di conseguenza tra i due stili di gioco impressi dagli allenatori. Partiamo dal possesso palla. I dati dicono Como al primo posto con una percentuale del 61.08 e Inter seconda con 60.46. Altro argomento in comune è la fase difensiva. Nonostante i due allenatori utilizzino moduli differenti, Chivu la difesa a 3 e Fabregas la difesa a 4, la fase difensiva trova molto importanza nella loro direzione. Inoltre, è usuale vedere in entrambe le squadre avanzamenti da parte dei centrali, i quali aumentano notevolmente l'apporto offensivo di squadra.
Ma l'Inter ha veramente fatto il colpo con Chivu? In realtà si. Prima di ingaggiare il romeno, l'Inter, in particolar modo Ausilio, aveva avuto un colloquio con Fabregas a Londra. Nel corso del meating era emersa la volontà dello spagnolo di mutare dalle radici la squadra. Inter abituata oramai da diverso tempo al 3-5-2, e con Fabregas avrebbe dovuto rivoluzionare la rosa adeguandolo al 4-2-3-1. Con Chivu hanno massimizzato la resa con il minimo sforzo. I risultati sono molto positivi, il gioco avvincente ma, soprattutto, non hanno dovuto investire sul mercato per esaudire suoi desideri. Dall'altro lato anche Fabregas ha fatto il colpo rimanendo al Como. La società pende dalle sue labbra, e probabilmente sarebbe l'unica che grazie alla propria forza economica esaudirebbe ogni suo desiderio.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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