Caos biglietti in Curva: spuntano anche legami con la camorra. Cosa rischiano i club?
Il business dei biglietti è al centro dell'inchiesta della Procura di Milano, che ha parzialmente decapitato i direttivi delle Curve di Inter e Milan. Gli inquirenti hanno svelato l'accordo di non belligeranza tra le due tifoserie, volto a spartirsi i guadagni del bagarinaggio legato alla finale di Champions League persa ad Istanbul, a prescindere dal risultato del derby in semifinale. Dalle carte spuntano anche, come svela La Gazzetta dello Sport, "rilevanti rapporti tra il milanista Lucci e uno dei capiultras del rione Sanità di Napoli".
Come scrivono i pm Storari e Ombra Lucci, capo della Curva Sud, avrebbe procurato centinaia di biglietti dei quarti di Champions League (Milan-Napoli, ndr) destinati "almeno in parte, ad esponenti dei clan della città". Inter e Milan sono parte lesa, ma la questione-biglietti potrebbe causare grana ai club, che rischiano multe e/o penalizzazioni dalla giustizia sportiva. Inoltre dovranno fornire chiarimenti, per scongiurare una sorta di “amministrazione controllata”. I consulenti della Procura, tra le varie richieste ai club, chiedono il potenziamento dei controlli sui nominativi e sui posti a sedere, affinché anche in curva si occupi il posto indicato sul biglietto.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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