Ayroldi difende la categoria: "Gli arbitri sono gli unici ad ammettere i propri errori"

Ayroldi difende la categoria: "Gli arbitri sono gli unici ad ammettere i propri errori"TUTTOmercatoWEB.com
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Oggi alle 06:15News
di Michele Maresca

L'arbitro Giovanni Ayroldi, in un'intervista concessa a TuttomercatoWeb al Premio Viareggio Sport 2025, ha tessuto le lodi della categoria di sua appartenenza: "Siamo gli unici che ammettono gli errori pubblicamente. Open Var ci sta facendo conoscere ancora di più, siamo trasparenti e lo comunichiamo anche all’esterno. Sentire gli audio fa un certo effetto, però la trasparenza credo sia la cosa migliore”.

Sta migliorando il rapporto con i calciatori in campo?
“C’è molto più dialogo, sono molto più disponibili ad ascoltarci e sanno che la tecnologia li controlla. Poi noi decidiamo in campo, ma la tecnologia può servire come deterrente. Però il rapporto umano è tanto migliorato, sia da parte nostra che da parte loro: c’è un’apertura nostra e c’è una predisposizione maggiore nei calciatori. Ne gioviamo tutti".

Si vede qualche calciatore che si avvicina ancora troppo…
“Noi possiamo parlare solo con i capitani, gli altri vanno ammoniti. Poi le regole vanno interpretate: non possiamo ammonire dieci calciatori alla volta. Però si parte dalla formazione: oggi magari ne arriva uno. E nel momento in cui vengono è perché hai commesso un errore importante. Negli ultimi anni un rapporto migliore e determinate regole sulle proteste li hanno allontanati di più”.

Stasera ha incrociato Collina, che effetto fa?
“È un dio, come Pelé o Maradona per i calciatori. Ha forgiato la figura moderna dell’arbitro”.

Come vengono vissute dall’arbitro le innovazioni di questa stagione, come la refcam o l’announcement? A volte non si sentiva benissimo…
“Siamo aperti a qualsiasi tipo di tecnologia, l’abbiamo dimostrato. A volte non si è sentito, ma non per colpa nostra. Forse ci metteranno un bottone per aprire la comunicazione, ma penso comunque sia una cosa giusta: esiste anche in altri sport. È giusto spiegare la decisione, è utile a tutti”.