Mai vicinissimo, ora lontano. Così Demiral ha sognato l'Inter per un giorno
"Non è cane, non è lupo. Sa soltanto quello che non è". Prendiamo in prestito questa iconica citazione del film Balto per descrivere l'assurda giornata dell'Inter e, in particolare, di Merih Demiral. L'uomo che, insieme a Milan Skriniar, ha vissuto un comune limbo nerazzurro nella giornata odierna. Da un lato lo slovacco, promesso sposo del PSG per la prossima stagione e perennemente in attesa (con l'Inter) di un rilancio che non è arrivato nella giornata odierna.
Dall'altro Demiral, l'uomo su cui i nerazzurri si erano mossi per cautelarsi in caso d'addio del loro (ex) capitano pro tempore. Una trattativa che si era intensificata verso mezzogiorno quando l'Inter, nel bel mezzo della pressione del PSG, si era mossa con l'Atalanta chiedendo il prestito di Demiral: il turco, meno impiegato da Gasperini recentemente, aveva subito aperto alla destinazione. Per tutto l'arco della giornata, però, è rimasta una certa distanza tra le parti: la Dea, che doveva muoversi a sua volta per un sostituto, spingeva per un prestito con obbligo di riscatto condizionato o un acquisto a titolo definitivo per 15-20mln. L'Inter poteva e voleva effettuare solo un prestito con diritto a 20mln, per non precludersi opportunità estive. Da qui si è arrivati alla fumata grigia della serata che, mischiata al mancato rilancio del PSG per Skriniar, sembra aver fatto svanire sul nascere questa pista. Ora Skriniar può restare all'Inter e Demiral all'Atalanta, dopo aver sognato un altro nerazzurro per un giorno.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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