L'Inter brucia denaro, ma Suning non cede. Per convincere Zhang serve... un emiro

L'Inter 'brucia' circa 200 milioni di euro l'anno: un'emorragia che ha costretto a suo tempo il club nerazzurro a mettere in sicurezza i conti con il finanziamento da 275 milioni erogato da Oaktree, e legato al raggiungimento di alcuni obiettivi finanziari. Tale prestito andrà restituito entro il 2024 (il tasso d'interesse è al 12%): in caso contrario, la società statunitense acquisirebbe il pacchetto di maggioranza della società. 
Nonostante un quadro finanziario oggettivamente complesso, Suning non sembra avere alcuna intenzione di cedere il timone. La proprietà è convinta di poter coniugare il regime di autofinanziamento in essere da ormai diversi mesi (entro fine luglio verrà firmato un nuovo settlement agreement con la UEFA) con i risultati sportivi, e resta in attesa di novità dalla partita per il nuovo stadio, considerato strategico dal colosso di Nanchino.

In questo contesto, peraltro, il club di viale della Liberazione ha visto crescere il proprio valore, che si attesta ora tra gli 1,2 e gli 1,3 miliardi di euro. Nessun passaggio di proprietà all'orizzonte, dunque. A meno che non arrivi un emiro che faccia saltare il banco, stavolgendo così ogni scenario.