Inzaghi vedova nera negli scontri diretti: anche l'Atletico intrappolato nella sua ragnatela

Inzaghi vedova nera negli scontri diretti: anche l'Atletico intrappolato nella sua ragnatela TUTTOmercatoWEB.com
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mercoledì 21 febbraio 2024, 00:45I fatti del giorno
di Yvonne Alessandro

Quanto sta incidendo Simone Inzaghi sulla panchina dell'Inter? D'accordo la prova di forza e volontà della squadra nello strappare con prepotenza il trionfo da un Atlético ultimo alla resa. Ma onore al merito di chi è stato boia, giudice e giuria per le sorti delle dirette rivali negli scontri diretti.

X factor

Roma (due volte) e Juve ko, idem Lazio e Napoli (anche in Supercoppa). Aggiungiamo l'Atalanta e il Milan nei primi mesi di stagione in campionato. E arriviamo ad oggi: Inzaghi è un'autentica sentenza. E l'Atlético Madrid è l'ultima vittima illustre in ordine cronologico. Il sorteggio degli ottavi di Champions non è stato il migliore per i nerazzurri: sulla carta avrebbero potuto pescare anche rivali più accomodanti. Ma valicati con successo gli impegni ravvicinati di gennaio-febbraio di campionato e coppe nazionali, Inzaghi nel tempo ha preso ogni minima misura dai rivali spagnoli ed è riuscito a cucire il miglior abito da gala. Affossando i temutissimi colchoneros - seppur di misura - e un totem, nonché caro amico ed ex compagno, come Diego Simeone. 



Lungimiranza e classe

Ha avuto ragione Inzaghi. Nel turnover risicato con la Salernitana, dove ha preteso e ottenuto fermezza mentale, in cambio un segnale al campionato forte quanto un megafono ad ampio raggio. Indipendentemente dal palcoscenico, dall'avversario e dalla stanchezza fisiologica. Poi è venuto il turno dell'Atlético, a maggior ragione stimolo per brillare. E la vittoria per 1-0 grazie allo zampino di Arna. Applausi scroscianti all'Inter e a Simone Inzaghi: il risultato sarebbe potuto essere anche più ampio, ma questa gara d'andata resta oggettivamente un capolavoro tattico. 

Annientare l'Atleti, e in una zona così nevralgica e delicata come il centrocampo poi. Con Barella in una delle serate migliori di stagione, se non la migliore. Nonostante un Mkhitaryan e un Calhanoglu con le pile scariche, per nulla brillanti. Esame superato (quasi) a pieni voti nel primo sbocco europeo della stagione. Ora a Inzaghi non resta che completare l'opera nello spinoso ritorno a Madrid, nella bolgia del Civitas Metropolitano. Pur sempre un passettino più vicino ai quarti di finale di Champions League rispetto ai ragazzi del Cholo