Inzaghi vedova nera negli scontri diretti: anche l'Atletico intrappolato nella sua ragnatela
![Inzaghi vedova nera negli scontri diretti: anche l'Atletico intrappolato nella sua ragnatela](https://net-storage.tcccdn.com/storage/linterista.it/img_notizie/thumb3/68/68c35cb8967d004f5ee127a8c0a1d326-44568-oooz0000.jpeg)
Quanto sta incidendo Simone Inzaghi sulla panchina dell'Inter? D'accordo la prova di forza e volontà della squadra nello strappare con prepotenza il trionfo da un Atlético ultimo alla resa. Ma onore al merito di chi è stato boia, giudice e giuria per le sorti delle dirette rivali negli scontri diretti.
X factor
Roma (due volte) e Juve ko, idem Lazio e Napoli (anche in Supercoppa). Aggiungiamo l'Atalanta e il Milan nei primi mesi di stagione in campionato. E arriviamo ad oggi: Inzaghi è un'autentica sentenza. E l'Atlético Madrid è l'ultima vittima illustre in ordine cronologico. Il sorteggio degli ottavi di Champions non è stato il migliore per i nerazzurri: sulla carta avrebbero potuto pescare anche rivali più accomodanti. Ma valicati con successo gli impegni ravvicinati di gennaio-febbraio di campionato e coppe nazionali, Inzaghi nel tempo ha preso ogni minima misura dai rivali spagnoli ed è riuscito a cucire il miglior abito da gala. Affossando i temutissimi colchoneros - seppur di misura - e un totem, nonché caro amico ed ex compagno, come Diego Simeone.
Lungimiranza e classe
Ha avuto ragione Inzaghi. Nel turnover risicato con la Salernitana, dove ha preteso e ottenuto fermezza mentale, in cambio un segnale al campionato forte quanto un megafono ad ampio raggio. Indipendentemente dal palcoscenico, dall'avversario e dalla stanchezza fisiologica. Poi è venuto il turno dell'Atlético, a maggior ragione stimolo per brillare. E la vittoria per 1-0 grazie allo zampino di Arna. Applausi scroscianti all'Inter e a Simone Inzaghi: il risultato sarebbe potuto essere anche più ampio, ma questa gara d'andata resta oggettivamente un capolavoro tattico.
Annientare l'Atleti, e in una zona così nevralgica e delicata come il centrocampo poi. Con Barella in una delle serate migliori di stagione, se non la migliore. Nonostante un Mkhitaryan e un Calhanoglu con le pile scariche, per nulla brillanti. Esame superato (quasi) a pieni voti nel primo sbocco europeo della stagione. Ora a Inzaghi non resta che completare l'opera nello spinoso ritorno a Madrid, nella bolgia del Civitas Metropolitano. Pur sempre un passettino più vicino ai quarti di finale di Champions League rispetto ai ragazzi del Cholo.
![Newsticker](https://tmw-static.tcccdn.com/template/tuttomercatoweb.com/default/img/head-logo.png)
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
Direttore Responsabile: Lapo De Carlo
Iscritto al Registro Operatori di Comunicazione n. 18246
© 2024 linterista.it - Tutti i diritti riservati