Nuova sconfitta, solito copione: l'Inter Women produce tantissimo, ma ha un grosso problema
L'Inter Women è uscita sconfitta dal confronto esterno con il Napoli, valido per la sesta giornata del Campionato di Serie A Femminile, con il punteggio di 0-1. La rete di Nielsen, giunta al tramonto della gara, ha significato varie cose: innanzitutto, ha consentito alle partenopee di gioire per la prima vittoria della propria storia contro l'Inter Women dopo 8 gare senza successo.
In secondo luogo, ha rappresentato il secondo ko consecutivo per le nerazzurre - dopo lo 0-1 dell'andata degli ottavi di finale di Women's Europa Cup contro l'Hacken. In Campionato, ora, la compagine allenata da Gianpiero Piovani si trova con un bottino molto modesto dopo sei giornate. 6 punti all'attivo e -6 dalla Roma prima (con le giallorosse che hanno una gara in meno). Difficile aspettarsi un tale andamento a inizio stagione, quando l'ambizione della squadra era di occupare stabilmente le posizioni di vertice della Serie A Femminile.
Un altro spunto che fornisce la gara è quello del rituale "contrapasso" che colpisce le nerazzurre dopo aver creato tantissimo senza riuscire a punire le proprie avversarie. Ciò è accaduto nella scorsa giornata di Campionato, contro il Sassuolo, che ha rimontato le meneghine sul 2-2 dopo essere stato in svantaggio per due reti. Anche in Europa, contro l'Hacken, le nerazzurre hanno sciupato occasioni nitide che le avrebbero consentito di ristabilire la parità in vista del ritorno in Italia. Oggi si è assistito al medesimo copione, se possibile ulteriormente amplificato nella sua portata, con l'errore sotto porta di Magull - che ha calciato alto a tu per tu con Beretta - e il traversa-riga di Wullaert, che ha colpito a botta sicura da due passi senza riuscire a sbrigliare la matassa. Alla beffa del gol di Nielsen - di cui merita di essere sottolineata la splendida azione personale fondata su forza fisica, tecnica e velocità - si è aggiunta la traversa su punizione di Glionna, come epitome di una sfortuna che l'Inter deve provare a scrollarsi al più presto di dosso.
Lo merita la squadra, per quanto dimostra abitualmente in campo. Lo merita il tecnico Piovani, il cui lavoro in allenamento si traduce puntualmente nella creazione di azioni offensive elaborate, spesso concluse in maniera imprecisa o senza l'aiuto della sorte.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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