ESCLUSIVA - Semplici: "Lukaku sposterà gli equilibri, anche in Champions"
Una Serie A che è finita con una lotta all'ultimo punto fra Inter e Milan e che, neanche il tempo di aprire ufficialmente i battenti del calciomercato, già è pronta ad accogliere i tanti colpi che le big italiane hanno perfezionato in queste settimane. Da Lukaku a Origi e Di Maria, Inter, Milan e Juventus non sono rimaste di certo a guardare, per provare a completare il più possibile le rispettive rose, prima del ritiro precampionato.
La redazione de L'Interista ha contattato in esclusiva Leonardo Semplici, che la scorsa stagione aveva iniziato sulla panchina del Cagliari prima di essere sollevato dall'incarico anzitempo, per parlare di quello che ci aspetterà la prossima annata.
Mister, le manca allenare? Nella prossima avventura che sfida cercherà?
"Abbastanza sì. Per il futuro sicuramente mi piacerebbe lavorare con una società che abbia fiducia in me e nel mio lavoro, con la quale poter fare le cose per bene. Poi sa capita spesso di dover subentrare a lavoro di un altro in corso e in quel caso il margine d'errore è davvero minimo. È diverso quando puoi progettare con calma, assieme alla dirigenza, la stagione. Ma insomma: bisogna sapersi adattare".
La Serie A è stata combattuta fino alla fine, quest'anno. Cosa dobbiamo aspettarci per il prossimo anno, visti i tanti colpi di queste settimane?
"Credo che come gioco e come investimenti la Serie A stia cercando negli ultimi anni di tornare agli antichi fasti. Oggi con le idee oltre che con gli investimenti si cerca di arrivare prima, magari sui ragazzi di talento oppure su giocatori di livello che non hanno reso bene in altri campionati. La lotta scudetto ed anche quella per la retrocessione il prossimo anno saranno ancora più avvincenti. Posto che fra le prime 6-7 squadre e le altre si sta creando un margine sempre più ampio".
Lukaku ce l'ha fatta a tornare all'Inter. È quel che mancava ai nerazzurri?
"Mah, lo scorso anno l'Inter ha perso lo scudetto per un paio di punti. Ha vinto il Milan perché è stato più continuo e perché l'Inter ha perso diversi giocatori importanti. Insomma, tanti fattori".
Ma ora, un Lukaku in più farà certamente comodo.
"Decisamente, parliamo di un giocatore straordinario. Lo ha già dimostrato in italia e credo che la sua voglia di rivalsa possa risultare determinante per le ambizioni dell'Inter, non solo in Italia ma anche in Champions".
Lo scorso anno lo ha affrontato in una partita decisa da un gol al 77' da Darmian: Romelu non riuscì a sfondare quel pomeriggio.
"Sì, fummo bravi a limitare l'Inter intera, a farle fare un gioco differente. Puntammo sul far arrivare meno rifornimenti possibile agli attaccanti. Poi magari Romelu non era nella sua giornata migliore. Rimane uno che sposta gli equilibri, un grande acquisto per i nerazzurri".
Se lei dovesse gestire Lukaku, Lautaro e (se alla fine arrivasse) Dybala: proverebbe il tridente?
"Averne di problemi così! È giusto che una squadra come l'Inter punti ad avere una rosa il più possibile importante nei valori. Con Dybala sarebbe un attacco straordinario e per farli giocare assieme bisognerebbe che si mettessero a disposizione per sacrificarsi. Perché poi ci sono gli equilibri che tanto piacciono a noi allenatori".
Ha allenato Bellanova a Cagliari: che giocatore deve aspettarsi l'Inter?
"È un bel prospetto. Io ho avuto la sfortuna di allenarlo per poco tempo. Lo feci esordire, era un ragazzo di prospettiva che poi si è messo in grande mostra, meritandosi l'Inter. Certo, dovrà calarsi in una realtà differente anche nelle ambizioni, ma credo e spero per lui che abbia tutti i mezzi per affermarsi".
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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