ESCLUSIVA - Sarci (Ex Anderlecht): "Questo Lukaku brutta notizia per il Milan"
Nel segno di Lukaku: se Lautaro Martinez ha deciso la sfida con la Lazio con la sua doppietta, Big Rom non avrà avuto il maggior spazio sulle copertine dei giornali, ma è parso a molti determinante tanto quanto il Toro, per la sua voglia ed i due assist con i quali ha aiutato i compagni a rimontare i biancocelesti, ieri.
Inzaghi sta ritrovando il miglior Romelu, nel momento topico della stagione. Ma come cambia l'Inter, con questa versione del belga?
La redazione de L'Interista lo ha chiesto in esclusiva a Massimo Sarcì, metodologo che ha incrociato l'attaccante all'Anderlecht. Sarcì ha collaborato molti anni all'interno del settore giovanile del club belga: responsabile tecnico del progetto di sviluppo Golden Team Anderlecht e Collaboratore della squadra Primavera, da cui sono usciti giocatori come Dennis Praet, Youri Tielemans e Jordan Lukaku (fratello di Romelu).
Lukaku torna in formato trascinatore. Quanto cambia l'Inter quando Romelu sta così?
"Evidenzio innanzitutto un aspetto: quando lui è protagonista lui cambia l'Inter. Lo abbiamo visto la settimana scorsa ad Empoli quando è stato decisivo e lo abbiamo rivisto ieri contro la Lazio dove ha fatto due assist. E non parlo soltanto di minutaggio".
Cos'altro?
"Parlo del fatto che si sente protagonista quando il concetto di gioco e l'idea della squadra lo accompagna. E' stato bravo Inzaghi a lavorare su questa cosa: con il miglior Romelu i nerazzurri cambiano tantissimo e Simone lo sa".
In che modo?
"Faccio un esempio: ieri non ha avuto bisogno di andare sempre sugli esterni, ma cercando anche le vie centrali con un muro od una sponda di Big Rom l'Inter è diventata pericolosa in tanti modi".
Lo vede al top della forma?
"Difficile fare delle percentuali. Non è ancora il Lukaku dell'era-Conte. Secondo me si è un po' trasformato. Quello di quegli anni aveva degli acciacchi in meno alle spalle ed era due anni più giovane. Parliamo di due giocatori completamente diversi insomma".
Diversi in che modo?
"Oggi deve fare quel Lukaku lì, ma nelle sue condizioni attuali. Non è giusto dire se è più o meno in forma come al tempo, proprio per questi parametri che sono differenti".
Questo Lukaku è una brutta notizia anche per il Milan?
"In queste manifestazioni sono sempre brutte notizie quando i grandi giocatori degli avversari stanno bene. Se i rossoneri avessero incontrato l'Inter con un Lukaku diverso, non avrebbe dovuto preparare le contromisure che ora dovrà invece attuare. Sicuramente ne avrebbe dovute preparare altre, ma è una cosa diversa, ecco".
Ci spieghi.
"Non penso che imposterà il match pensando a come limitare Romelu, nel suo Dna il Diavolo ha la mentalità di voler aggredire la partita. Ma non è una bella notizia: non tanto per la paura, ma per il concetto tecnico-tattico della fase difensiva. Bisognerà modificare qualcosa, soprattutto se lui dovesse continuare a migliorare così. Io, da tecnico lo farei. Poi chiaramente non è detto che Pioli farà come dico io".
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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