ESCLUSIVA - Paganin: "Inzaghi va tenuto. 10 sconfitte? All'Inter serve un'altra mentalità"

ESCLUSIVA - Paganin: "Inzaghi va tenuto. 10 sconfitte? All'Inter serve un'altra mentalità"TUTTOmercatoWEB.com
lunedì 3 aprile 2023, 20:07Esclusive
di Daniele Najjar

L'Inter è sempre più in crisi: la sconfitta con la Fiorentina fa cominciare nel peggiore dei modi il mese di aprile ai nerazzurri. Un mese che già di per se si presentava tanto determinante, quanto intenso, dato l'accavallarsi di impegni, fra Coppa Italia e Champions League.

Ora in società è tempo di rimettere insieme i cocci ed anche di riflettere: il futuro del tecnico Simone Inzaghi appare sempre più in bilico, anche se non è detto che un cambio immediato potrebbe portare a degli effetti positivi. La redazione de L'Interista ha contattato  in esclusiva l'ex giocatore della Beneamata Massimo Paganin, per parlare di queste tematiche.

Come si spiega la decima sconfitta in campionato?

"È una situazione complicata è difficile da spiegare. Una squadra che lotta per la semifinale di Champions League non si può permettere così tante cadute. È un insieme di cose che non funzionano, tanti fattori concorrono a questi risultati: non si può dare colpa ai singoli od all'allenatore soltanto. Credo che la problematica più grande siano i cali di tensione perché le dieci sconfitte sono arrivate con squadre di calibro più basso".

Cambiare l'allenatore può essere una soluzione da valutare, per dare una scossa?

"Il mese di aprile è complicato e difficile. Io credo che non sia la soluzione migliore rimescolare le carte adesso".

Lukaku ha fallito due occasioni importanti, ieri. Dopo aver dato il meglio di sé in Nazionale: come se lo spiega?

"In nazionale ha dato il meglio di sé, è vero, e può capitare di sbagliare dei gol come è successo lui ieri. Deve ancora ritrovare la migliore condizione fisica e mentale. Sta avendo qualche difficoltà ma se devo guardare la prestazione dico che l'ho visto migliorato dall'inizio della stagione ad oggi. Poi è chiaro che l’attaccante vive per il gol e questo non è un momento facile per lui, viste anche le rotazioni in attacco dell'Inter".

Come arriva l'Inter agli appuntamenti che ad oggi valgono i due obiettivi stagionali rimasti: Coppa Italia e poi, fra due partite, quarti di Champions?

"Non arriva di sicuro tranquilla visto che ha perso quattro delle ultime cinque partite. E con la Juventus ha già perso quest'anno. Non sarà semplice. I bianconeri sono la squadra che sta facendo meglio quest'anno dopo il Napoli. Sta bene, concede poco, fa risultato, tanti clean sheet. Serve fare risultato, che darà consapevolezza ai giocatori".

Da Inzaghi si aspetta qualcosa di diverso?

"Inzaghi deve assolutamente consolidare le certezze non si può cambiare qualcosa o stravolgere l'assetto a questo punto della stagione. Ora ti giochi tutto. Inzaghi Deve consolidare le posizioni dei giocatori: chi gioca ha bisogno di tanta fiducia. Affidandosi a chi ti dà più garanzie e facendo poco turnover. Devi puntare sui tuoi giocatori, quelli che ti danno fiducia".

Come Dzeko?

"Sì, potrebbe essere lui sicuramente ma ci sta anche che Inzaghi voglia puntare sulla coppia lautaro Lukaku che ha dato tanto. Farli ruotare tutti rischia di creare difficoltà di rapporto sul campo".

Ci spieghi.

"I giocatori hanno bisogno di giocare diverse partite insieme per capirsi meglio e capire i movimenti che fa l'uno e che fa l'altro. Soprattutto in attacco, credo che ruotare troppo non faccia bene a Lautaro, Lukaku e Dzeko. I dubbi sono soprattutto lì, perché poi nel resto dei reparti le scelte sono abbastanza obbligate. Dimarco è infortunato e lì andrà data fiducia a Gosens. Al posto di Skriniar possono giocare Darmian o D'Ambrosio. Da qui si deciderà chi sarà il quinto di destra fra Dumfries e Darmian. A centrocampo ne ha praticamente tre".

Più che altro una questione di testa e motivazioni.

"Sì una squadra come l'Inter deve pensare di poter uscire dal momento difficile come ne hanno avuti altri e ne sono usciti. Vedi la Juventus e Allegri quanto è stato bravo a tenere la squadra unita".

I giocatori sembrano aver mollato quando hanno capito di aver perso lo scudetto, no?

"Però giochi all'Inter e non puoi pensare in questo modo: devi creare più distacco possibile dagli altri per arrivare in Champions League e indipendentemente da tutto cercare di chiudere nel miglior modo possibile la stagione. Senza cali di tensione come ci sono stati. Poi non dico chissà che cosa, ma almeno 10 punti in più l'Inter li doveva avere. Erano 60 anziché 50 è il secondo e potevi affrontare il mese di aprile tranquillo invece ti ritrovi in grossa difficoltà".

Cosa servirà, ora?

"Ora non si può mollare nulla. Non bisogna guardare cosa è stato fatto ma soltanto quello che ci aspetta. E dovranno farlo tutti: dai giocatori all'allenatore ma anche la società bisogna arrivare tutti nella stessa direzione. Perché poi in Champions League bisogna pensare di poter arrivare in fondo perché sei nella parte di tabellone più accessibile e l'Inter deve pensare di potercela fare. Per farlo bisogna arrivare ad ogni partita cercando di alzare il livello e non è facile".