ESCLUSIVA - Lautaro, l'ex vice-Sabella: "Pallone d'Oro? Se vince la Champions..."
Una serata da Lautaro: due gol – e fanno 101 con l’Inter – ed altro trofeo vinto. Un anno stellare sia a livello di club e Nazionale, che personalmente: il Toro non si pone limiti e punta ora all’obiettivo grosso, la finale di Champions League contro il Manchester City. E se il tecnico nerazzurro Simone Inzaghi aveva parlato di lui in ottica Pallone d’Oro dopo la semifinale con il Milan, qualora l’attaccante dovesse mettersi in mostra anche ad Istanbul diventerebbe probabilmente un candidato serio per aggiudicarselo.
Redazione de L'Interista ha contattato in esclusiva Claudio Gugnali, storica figura del calcio argentino che a lungo nella sua carriera ha collaborato all'interno della Seleccion, in particolare al fianco del compianto Sabella.
Che ne pensa del livello di consapevolezza raggiunto oggi dal Toro?
"È arrivato a garantire un rendimento ottimo e costante, molto migliore nell'Inter che con l'Argentina. Gioca con una tranquillità evidente, senza mai perdere fiducia, con la certezza nei propri mezzi. Si sente importante ed è importante. Con questi due gol continua a certificare il suo grande momento".
Contro il City è chiamato a ripetersi…
"È una finale molto difficile per l'Inter. Allo stesso tempo credo che non sarà facile per il City affrontare i nerazzurri. La squadra di Guardiola è in un momento grandioso ed ha fatto un cammino che parla da sé quest'anno. Se ci sarà un gol dell'Inter non ho dubbi che sarà a firma di Lautaro".
In quel caso, si penserebbe a lui per il Pallone d’Oro?
"Se dovesse anche vincere poi la Champions sì, sarebbe fra i candidati per vincere il Pallone d'Oro".
La sfida con Julian Alvarez arriva dopo la “rivalità” fra i due nella vittoria del Mondiale. E’ un caso che entrambi si ritrovino in un palcoscenico tale dopo pochi mesi?
"Entrambi sono stati parte del grande cammino dell'Argentina al Mondiale. Il titolare era Lautaro, che non essendo stato all'altezza della situazione ha ceduto il posto a Julian. Oggi i due sono ad un livello differente. Il Toro ha molta più partecipazione nella sua squadra, più importanza. Julian nel City però è spesso decisivo quando entra. Sono due buoni rappresentanti del nostro calcio".
Lautaro capitano dell’Inter: come lo vede in questo ruolo?
"Essere capitano è una responsabilità molto grande. Credo che se hanno scelto di dare la fascia a lui ci sarà un buon motivo. Per la sua leadership, la sua potenza, il suo impegno, i suoi gol. Si è guadagnato un ruolo di importanza nello spogliatoio e per questo può essere un gran capitano".
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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