ESCLUSIVA - Eddy Veerus: "Inzaghi il migliore per questa Inter. Skriniar? Se ne pentirà"
Coppa Italia vinta e (almeno il) quarto posto blindato: l’Inter ha chiuso al meglio, contro l’Atalanta, una settimana esaltante. Ora, inutile ricordarlo, Lautaro e compagni potranno focalizzarsi per davvero su ciò che accadrà fra 12 giorni a Istanbul: la sfida contro il Manchester City va preparata al meglio sotto ogni aspetto e dettaglio, per poter continuare a sognare un obiettivo che appariva proibitivo qualche mese fa.
Ai microfoni de L’Interista è intervenuto in esclusiva un tifoso vip della Beneamata, Eddy Veerus (Edoardo Cremona, de Il Pagante). Insieme a Merk & Kremont ha realizzato la canzone “Noi siamo l’Inter” nel 2021, che è stata subito molto apprezzata da tifosi e calciatori tanto da essere ora una presenza fissa nel prepartita nerazzurro allo stadio San Siro.
Al Bernabeu nel 2010 venne mandato l'inno "Pazza Inter". Sogni di sentire "Noi siamo l'Inter" ad Istanbul?
"Assolutamente si! Anche perché ad oggi - e sottolineo "ad oggi" - sta portando molto bene (ride, n.d..r). Da quando è uscito abbiamo vinto 5 trofei. Ancora più bello sarebbe poterla cantare lì dal vivo".
Scaramanzia, il video delle uova, le parole di Noel Gallagher: si ride e si fanno gli scongiuri, il Manchester City però rimane un'"armata". Anche tu vedi così sbilanciato il pronostico alla vigilia? Quante possibilità ha l'Inter di far ricredere tutti?
"Onestamente sì, e avere "basse" aspettative mi permette anche di vivermela meglio. E' ovvio che la speranza di tutti è che il 10 giugno accada un miracolo, ma il Manchester City sono anni che mette i tasselli per creare una squadra per vincere la Champions. Quindi naturalmente se finisse in quel modo non cascherei certo dalle nuvole. Però... siamo l'Inter: la speranza è l'ultima a morire".
Il Manchester City macina gioco. Chi pensi che possa essere decisivo per l'Inter in una partita del genere, dove non sarà facile avere tante occasioni?
"Il City fa girare il pallone a 200 km/h, mi ricorda proprio il Barcellona di Guardiola del 2010, con la differenza che questi giocatori oggi, oltre a correre ed a saper usare bene i piedi, hanno anche una grossa fisicità. Non saprei proprio quale possa essere la strategia da utilizzare, altrimenti probabilmente a quest'ora sarei stato anche io allenatore. Credo solo che ci vorrà tanto cuore per giocare questa partita".
Ti piacerebbe che Skriniar salutasse giocando la finale per dare un degno addio, o ti ha deluso troppo la vicenda che lo riguarda?
"Mi ha deluso come è stata gestita, si poteva fare meglio sicuramente da ambe le parti e credo che ne siano consapevoli tutti. Credevo tanto in Skriniar come "capitan futuro", fino a qualche mese fa. Mi sembrava potesse rappresentare l'interismo vero, per una serie di ragioni. Ciò di cui resto fermamente sicuro è un'altra cosa".
Quale?
"Che si pentirà della scelta fatta, o magari se ne è già pentito. Tuttavia mi piacerebbe rivederlo in campo in generale un ultima volta almeno prima della fine della stagione, è stato un grande giocatore per noi in questi anni".
Lautaro come capitano fisso per le prossime stagioni: come lo vedresti in questa veste?
"Lautaro come capitano fisso in futuro lo vedrei molto bene, ha tutta una serie di caratteristiche idonee per essere il capitano dell'Inter. E' argentino, mette la grinta in tutte le partite, anno dopo anno gestisce sempre meglio la rabbia e riesce a trasformarla in gol".
Inzaghi ha subito tante critiche: abbiamo (addetti ai lavori, opinionisti, giornalisti, tifosi...) esagerato? Pensi rimarrà e che sia un tecnico "da Inter"?
"Sono uno di quelli che ha sempre difeso Inzaghi, e basta leggere i miei vecchi tweet per confermarlo. In tempi non sospetti ovviamente qualche critica gliel'ho smossa anche io, ma resto convinto sia quantomeno il miglior allenatore sulla piazza che la nostra società possa permettersi in questi anni. Se il rapporto con lo spogliatoio non è compromesso, credo sia giusto continuare a dargli fiducia".
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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