ESCLUSIVA - Ballotta: "Inter, gennaio sarà decisivo. Sensi deve rimanere"
Un Natale più lieto, in casa Inter, era difficile immaginarlo solo qualche settimana fa. Le partenze di giocatori importanti, il ritardo accumulato sia in campionato che nel girone di Champions: le difficoltà ed i motivi per essere pessimisti ci sono stati. Ora i nerazzurri hanno il destino nelle loro mani, visto il +4 dal secondo posto in Serie A.
Guai ad abbassare la guardia, però: alla ripresa del campionato la Beneamata, come già ha sottolineato il mister Simone Inzaghi in questi giorni, avrà un calendario a dir poco probante, fra Supercoppa Italiana, scontri diretti in campionato, Champions e partite ravvicinate.
La nostra redazione ha tracciato un primo bilancio di questa stagione, con uno sguardo alle prossime sfide, con l'ex portiere nerazzurro Marco Ballotta.
Marco, ti aspetti che l'Inter manterrà la rotta ora, oppure ci saranno altri contro-sorpassi in vetta?
"Può succedere di tutto, ma l'Inter è la più completa da tutti i punti di vista. Un gruppo forte, Inzaghi sta facendo un bel lavoro, soprattutto con la testa dei giocatori: si vede che si divertono, creano tanto, vincono. Ci sono tutte le condizioni per pensare che l'Inter possa andare fino in fondo. Le altre devono correre e non sbagliare niente. Ci sono molti scontri diretti nelle prossime settimane che saranno decisivi".
Quali squadre vedi più attrezzate per arrivare fino in fondo?
"Le altre hanno ancora alti e bassi. L'Atalanta sembra quella che può dare più fastidio, ma perde certi punti per strada che quando insegui determinati obiettivi non ti puoi permettere. Il Milan è un'altra candidata seria, ma sta avendo un calo importante come risultati. Nell'arco di un campionato ci sta averlo. La squadra di Inzaghi però è davanti a tutti. Gli azzurri sono forse quelli che stanno peggio del gruppo davanti".
La Coppa d'Africa porterà via giocatori importanti a Milan e Napoli, può essere un fattore?
"Lo può essere, sì. Il Milan ne può risentire meno perché ha dei sostituti in quei ruoli. Il Napoli invece si vede già ora quanto possa sentire l'assenza di alcuni giocatori. Come Osimhen: fra averlo e non averlo c'è tanta differenza. La rosa lunga è importante, l'Inter è quella più completa da questo punto di vista".
Gennaio sarà un mese infernale per l'Inter.
"Gli impegni ravvicinati in certi periodi di campionato, soprattutto se di un certo livello, non sono facili da affrontare. Ma secondo me si sta abituando ad affrontarli: se passa gennaio indenne con qualche punto di vantaggio, allora potrà gestire meglio il proprio cammino. Servirà passare il periodo in un certo modo, ma ha messo già dei punti in cascina anche per poter prevenire eventuali passi falsi".
Sensi lo terresti a Milano, oppure lo manderesti in prestito?
"Per quest'anno è giusto che rimanga lì. Quando sta bene è un fattore importante, anche se ora non sta di fatto giocando mai. Può essere quello che ti dà quel qualcosa in più in determinati momenti. Parlavamo della rosa lunga: quando hai bisogno di forze fresche, hai bisogno anche che siano di un certo livello, come lo è Sensi".
Quanto e dove sta influendo Inzaghi nei giocatori? I diretti interessati, per esempio, parlano spesso della libertà che lascia loro.
"Va tenuto conto di come lavorava Conte: un martello pneumatico. Inzaghi è stato intelligente: ha capito che non serviva inventare chissà che cosa, non bisognava apportare una rivoluzione. Ha dato libertà, sì, ma prima di farlo ha capito che quella era la strada giusta da seguire. Quest'anno stanno ottenendo qualcosa in più anche dal punto di vista del gioco, dell'armonia, dei gol".
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