ESCLUSIVA - Altobelli: “Lautaro capitano fisso. E con Lukaku l’Inter sogna in Champions”
Vincere un derby, può cambiare una stagione. Se poi - nel giro di 20 giorni - ne vinci due, per di più dominando in entrambi i match, i valori in termini di morale e convinzione nei propri mezzi non possono che crescere notevolmente: è il caso dell'Inter, la quale ora spera di aver definitivamente svoltato dal saliscendi della prima parte di stagione.
La redazione de L'Interista ne ha parlato con uno che, di derby, ne ha giocati e decisi molti: stiamo parlando di Alessandro "Spillo" Altobelli.
Ti aspettavi un derby dominato in questo modo dall'Inter?
"Certo che no, anche se pure in Supercoppa era stata padrona. Ma io che da sempre ho giocato o assistito ai derby, so che si tratta di partite importanti, che esulano dal resto della stagione. La squadra che ha la palla sa che deve cercare sempre di fare un gol in più, perché è il derby e non ci sono calcoli. Quindi mi aspettavo sinceramente una partita molto più agguerrita. La posta in palio era alta, per la corsa Champions".
Questa doppia gioia nei derby, in che modo potrà cambiare il resto della stagione dei nerazzurri?
"Servono a far capire che l'Inter ha una rosa veramente invidiabile. E ti dirò di più: i nerazzurri potevano e dovevano avere molti più punti di quelli che si ritrovano. Però ad inizio campionato ci sono state partite dove non si è vista la vera Inter. E delle responsabilità l'allenatore le ha".
Quali?
"Inzaghi deve trovare il modo giusto per far rendere questa squadra al massimo delle sue grandi potenzialità, perché è un gruppo di giocatori importanti. Ne ha tanti, di livello".
Zanetti oggi ha parlato di critiche esagerate verso l'Inter, quest'anno. Sei d'accordo?
"Sì, perché nel complesso, se andiamo a vedere le partite fatte fra Coppa Italia, Supercoppa e Champions non possiamo criticare l'Inter. Allo stesso tempo, credo che le critiche nascano da un ragionamento che non è sbagliato".
Ovvero?
"In campionato vediamo squadre che, avendo le stesse possibilità dell'Inter, si sono ritrovate a fare meglio. Ci sono state diverse partite dove abbiamo giocato male, soprattutto contro le piccole abbiamo lasciato molti punti. Con quei punti persi, potevamo essere molto più vicini al Napoli. D'altronde noi sappiamo che l'Inter, qesta Inter, è così: può vincere le partite più difficili, per poi cadere quando meno te l'aspetti".
In Champions dove può arrivare?
"Come dicevo la rosa è forte, anche per la Champions, non manca niente. Dove va aggiunto qualcosa è in attacco: Lukaku non si è ancora visto. Ci auguriamo che riesca a dare qualcosa in più. Con il vero Lukaku, questa squadra può andare davvero lontano, sognare. Quanto? Ai quarti e poi si vedrà, in base anche al sorteggio...".
E' un Lautaro più maturo: perché?
"Voi sapete quanto io straveda per Lautaro, da sempre. Dopo il mondiale è sicuramente un altro giocatore, essere diventato Campione del Mondo lo ha segnato. E' in forma strepitosa e sta facendo delle prestazioni totali, anche al servizio della squadra. La fascia al braccio diciamo che gli sta benissimo perché lo ha responsabilizzato ancora di più. E secondo me lo esalta".
La fascia gliela lasceresti anche in futuro?
"Se guardiamo i candidati, beh: Handanovic giocherà sempre meno in favore di Onana. Brozovic e Barella sono gli altri 'antagonisti', probabilmente. Io dico che Lautaro ha la stoffa e la caratura per portare la fascia di capitano. Come dicevo sarebbe responsabilizzato e lo farebbe crescere sempre di più. E già sta migliorando di anno in anno".
Tanto da poter puntare gli attaccanti top, costantemente decisivi ad alto livello (come Haaland, Mbappé...)?
"Senza fare paragoni, però dico che può essere decisivo ad alto livello, sì. Se oggi è già fortissimo ed in crescita, può sicuramente ambire a diventare un giocatore affermato a livello mondiale come quei giocatori, per le potenzialità che ha".
Sulla questione-Skriniar: si è trovato il miglior compromesso?
"Io mi aspettavo questa situazione, già da due anni, ti dirò. La società deve capire che quando un giocatore non rinnova a due anni dalla scadenza del contratto, allora lo deve vendere senza indugi. Adesso sicuramente è stata trovata la soluzione migliore per questi ultimi sei mesi perché lui comunque rimane un professionista serio, ma il danno economico rimane e si poteva evitare".
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