Vincente è anche chi sa imparare dalla sconfitta. Ora rialziamoci insieme, uniti
“Le lacrime versate e la delusione di ieri (domenica) sono significative di un gruppo che non vuole mollare. Le due finali vinte ci hanno fatto vivere emozioni indelebili che saranno per sempre nei nostri cuori. Ci nutriremo di tutti gli insegnamenti che questo campionato ci ha fatto vivere per dare nuovamente battaglia su ogni campo e per raggiungere i nostri e i vostri sogni. Forza Inter!”. Basterebbero le parole scritte lunedì su Instagram da Danilo D’ambrosio per spiegare di che pasta sono fatti i ragazzi con la maglia a strisce nerazzurre, è gente che lotta, che sa vincere e che sa incassare la sconfitta imparando da essa e rendendo merito ai vincitori.
Il vincente non è solo chi alla fine vince ma anche chi sa perdere imparando dall’amaro sapore della sconfitta. Non esiste vincitore senza sconfitta, per un vincente perdere è necessario. Tutti i più grandi sono passati attraverso sconfitte e delusioni ma da esse sono rinati campioni, alcuni addirittura immortali. Pensate anche solo a Michael Jordan e Lebron James nel basket Nba. L’immortale Air Jordan ha passato sei anni di attesa e lavoro prima di vincere il suo primo titolo con i Bulls da cui è iniziata la sua epopea, the “Chosen one” invece ha perso 6 finali su 9 ma continua comunque ad essere considerato il migliore della storia al pari di Jordan.
Ivan Lendl nel tennis: 4 finali slam perse da numero uno del mondo prima di battere finalmente il rivale Mcenroe e vincere Parigi per la prima volta. Ne vincerà altri sette segnando un’ epoca tennistica importante.
E’ la storia dello sport, i campioni perdono ma i veri vincenti sono quelli che incassano e lavorano per tornare a sorridere alzando un trofeo, mettendo dentro la voglia di risalire tutto quello che hanno in corpo. Così fanno i ragazzi nerazzurri che con le lacrime versate a San Siro domenica davanti ai propri tifosi si sono mostrati “nudi” per quello che sono e provano.
Lo vediamo chiaro e Skriniar come D’Ambro lo scrive nero su bianco: “Grazie a tutti voi per il vostro incredibile supporto durante tutta la stagione. Ora testa alla nazionale e poi tempo per recuperare le forze, energie. Ci vediamo l’anno prossimo ancora più forti e più determinati", ha scritto il difensore slovacco. Aggiungendo in una storia un messaggio d'amore con la foto della folla nerazzurra che abbraccia l'arrivo allo stadio dei giocatori in pullman: "Orgoglioso di essere interista".
Il gruppo è solido, voglioso di rivincita e educato nella celebrazione della vittoria e nella gestione della sconfitta, si è visto purtroppo che non è da tutti. Barella, altro pilastro di questa squadra, consolando un triste Lautaro gli ha detto: “tranquillo Lauti vinceremo l’anno prossimo”, è una dichiarazione d’intenti e non una frase detta tanto per dire. Dimarco era inconsolabile.
Questa squadra ha dato tutto e ci ha regalato tante soddisfazioni, ma ha chiuso con l’amaro in bocca della sconfitta. Condividiamo lo stesso sentimento, siamo un unico popolo che si abbraccia nel bene e nel male, siamo stati in alto e siamo anche caduti come tutti i vincenti che perdono una battaglia. Saremo uniti ora nel rialzarci tutti insieme pronti per dare ancora di più per raggiungere un obiettivo e rivivere di nuovo sogni che, negli ultimi tre anni, abbiamo sempre vissuto. Forza Inter sempre ragazzi!!
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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