Un'estate creativa. Prima i tagli, poi le entrate: dall'esterno destro a Keita

Il lavoro di creatività prende piede in casa nerazzurra, in vista di una sessione di mercato particolarmente anomala che andrà a contraddistinguere l’estate di Ausilio e Marotta. Una stagione che è facile da prevedere come movimentata e ricca di colpi di scena, e che dovrà forzatamente passare per le forche caudine delle uscite e dei tagli prima di potersi orientare sulle operazioni in entrata.
L’opera di sfoltimento ha preso il via attraverso la sinergia “made in Pastorello” che l’Inter ha costruito con il Benfica per Joao Mario. L’addio del centrocampista porta benefici e refrigerio al bilancio interista, e si porta dietro come piacevole conseguenza la trattativa che le Aquile portoghesi stanno intessendo con i milanesi per un altro esubero di Simone Inzaghi. Manuel Rui Costa è un estimatore di vecchia data di Valentino Lazaro, ed è convinto che al Da Luz l’austriaco possa dare continuità alle qualità che a Milano sono state viste solo a corrente alternata. Le parti hanno trovato un accordo per un trasferimento in prestito con diritto di riscatto, per il quale però resta pendente la volontà del giocatore che preferirebbe una nuova esperienza in Premier o Bundesliga se fosse costretto a lasciare l’Inter.
Stessa formula ma nessun dubbio invece per Dalbert: il brasiliano ha accettato di buon grado il trasferimento al Cagliari aprendo una pista che potrebbe essere nuovamente percorsa a stretto giro di posta anche da parte di Radja Nainggolan. Probabile che per il belga si arrivi alla risoluzione e che successivamente arrivi la tanto agognata firma con il club del suo cuore.
Solo dopo avere provveduto ai tagli ci si potrà concentrare sulle possibili entrate, con la priorità assegnata alla ricerca del successore di Hakimi per la corsia di destra. I nomi sono sempre gli stessi, partendo da Bellerin che con l’Inter un accordo lo avrebbe anche se con l’Arsenal non ci sono segnali di apertura per la formula di prestito con diritto di riscatto, sino a quello di Dumfries che si muoverebbe solo a titolo definitivo.
Le piste “italiane” restano in piedi e più che a Molina e Spinazzola sembrano portare a Florenzi come possibilità prioritaria.
L’idea più stuzzicante è invece legata al reparto avanzato, e nasce come retaggio di un incontro galeotto a Capri tra Simone Inzaghi e Keita Balde. Era la metà di giugno quando i due si scambiarono idee reciprocamente favorevoli rispetto alla possibilità di tornare a lavorare insieme, questa volta per difendere i colori dell’Inter. I contatti da allora non si sono mai fermati, ma per renderli effettivamente concreti è necessario che i dirigenti nerazzurri aggiungano un’ulteriore cessione (quella di Pinamonti) ai tanti appuntamenti che andranno a contraddistinguere l’estate creativa di cui sopra.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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