Thuram crea, Lautaro risolve e Inter agli ottavi

Thuram crea, Lautaro risolve e Inter agli ottaviTUTTOmercatoWEB.com
giovedì 9 novembre 2023, 20:01Editoriale
di Lapo De Carlo

L'inter vola al ottavi grazie al successo sul Salisburgo, al culmine di una  partita naturalmente difficile. 

C'era curiosità e qualche perplessità nel vedere in campo, in una partita di Champions, una squadra con così tanti cambi, oltretutto in trasferta. Questione di talento e personalità ma anche di esperienza che deve essere comunque fatta da chi non ha mai calcato questi palcoscenici.
 

Tra la scelta obbligata di mettere Bisseck per le contemporanee assenze di Pavard e Dumfries (in panchina), con Carlos Augusto al posto di Dimarco, Barella in panchina e Frattesi nella sua mattonella, più Sanchez in campo dal primo minuto, mentre Lautaro si accomodava in panchina, un minimo dubbio lo provava più di qualcuno.
Il giovane tedesco in difesa dopo un iniziale titubanza ha invece preso confidenza e provato anche il tiro dalla distanza. 

Ha gamba e un buon tocco ma l'ammonizione è un flagello e Inzaghi non perdona, cambiato tra il primo e il secondo tempo con DeVrij arrangiato come terzo di difesa.
Ne sa qualcosa anche Calhanoglu che, ammonito, è stato tolto poco dopo per Asllani. 
Tanto il movimento di Sanchez e anche un inaspettato atto di generosità a favore di Frattesi, autore di un errore capitale davanti alla porta austriaca. Il cileno non garantisce però la profondità e la pericolosità che offre Lautaro, messo dentro da Inzaghi al 68°.
 

Carlos Augusto si limita ai compiti difensivi ma non offre mai iniziative e priva l'inter di un'alternativa alle giocate centrali in avanti. L'unico a garantire una reale pericolosità fino a quel momento è sempre Thuram.
Anche con Barella e Lautaro per un quarto d’ora la partita resta bruttina e con poco ritmo.
La modestia tecnica dei padroni di casa induce a lungo all’ ottimismo ma col passare dei minuti sembra che il pareggio sia scritto.



Succede invece che al minuto 79 c'è un calcio di rigore apparentemente clamoroso su Thuram che l'arbitro non vede. L'azione però prosegue e non finisce più, al punto che quasi ci si dimentica, perché l'inter si rende di nuovo pericolosa con un colpo di testa di Lautaro che colpisce la traversa su deviazione del portiere.

Il presunto mancato rigore è talmente lontano che l'Inter se ne procura un altro con un tiro di Barella deviato in area da un fallo di mano. In assenza di Calha del rigore se ne incarica Lautaro, bravo a restare freddo e preciso.

Sull'1-0 a due minuti dalla fine Il Toro però si divora il gol su assist al bacio di Barella. Subito dopo Thuram fa una giocata incredibile che permette all'Inter di restare alta. Finisce con la squadra in avanti e un carico di certezze in più, oltre al vantaggio notevole di poter gestire meglio le forze nelle prossime due partite che comunque vanno vinte per poter arrivare primi nel girone.
 

Menzione d'onore per Thuram, Darmian, Sommer, De Vrij e Bisseck, che merita di essere rivisto presto in campo dal primo minuto. Magari già a Lisbona, insieme a Klassen e Audero, mai visto in campo fino ad ora.

Fa piacere aver visto entrare bene anche Barella, sicuro nelle giocate e ispirato in almeno due occasioni, una delle quali determinante. Frattesi e Carlos Augusto rivedibili, Mkhitarian e Calhanoglu stanchi, ma non si poteva rinunciare a tutti i titolari. Il fatto che Asllani quest’anno entri con una certa sicurezza autorizza a sperare che possa essere impiegato da titolare già contro il Frosinone. Per il resto Inter prima in Italia ed Europa ed è probabile che non ci si renda conto del momento meraviglioso che sta vivendo. E’ un momento della storia nerazzurra che va preservato, perché a Inzaghi, è vero, manca lo scudetto ma quello che ha costruito insieme ai dirigenti è sotto agli occhi di tutti.
Amala