Inter-Milan 0-1, le pagelle: Sommer e Calhanoglu tradiscono, Thuram la nota lieta
INTER
Sommer 4.5 - Ora possiamo dirlo: il suo declino sembra definitivo e insormontabile, nonché inspiegabile a pochi mesi da quelle strepitose parate contro il Barça. Un suo errore di valutazione, sommato a quello della difesa, costa tre punti. Lento nel tuffo e decisamente "molle", dando la fortissima impressione di poter fare di più per deviare la conclusione di Saelemaekers.
Akanji 5.5 - "Come si marca Leao? Ve lo mostrerò", e invece in un gioco di prestigio si ritrova a marcare per tutta la partita Pulisic. Sembra gestirlo, ma lo perde due volte: nel primo tempo lo statunitense sfiora il gol, nel secondo lo trova con un rapidissimo tap-in. Difficile reagire in così poco tempo, ma senza dubbio parte con un attimo di ritardo.
Acerbi 6 - Prova a portare fuori Saelemaekers o dirottarlo sul piede debole, senza riuscirci. Questa volta gestisce alla perfezione i velocissimi Leao e Pulisic, dimostrando di essere tornato in condizione, ma cade come l'intero reparto sulla rete dell'1-0. Sfortunato nel primo tempo, con quella traversa colpita. (dall'85' Pio Esposito sv - Qualche minuto da torre, ma l'Inter non riesce mai a servirlo).
Bastoni 6 - La sua partita si può riassumere in una parola: ordinaria. Non ci ha abituati a una presenza offensiva così "diluita", per contenere Saelemakers limita molto le sue sortite in avanti e Dimarco ne risente, trovandosi spesso raddoppiato. L'unico incolpevole, nel trio difensivo, sul gol.
Carlos Augusto 5.5 - Viene adattato sulla corsia destra per la bocciatura, ormai definitiva (zero minuti), dell'oggetto misterioso Luis Henrique. Lotta come un leone, effettua una prova ordinata (più difensiva che offensiva) e non ha particolari sussulti, anche se si divora una potenziale chance da pochi passi.
Barella 5.5 - Da lui, come da Lautaro e da Calhanoglu, ci si aspetta qualcosa in più in gare come queste. Si limita a fare il compitino e seguire Rabiot, dando poco supporto a una manovra offensiva che viene gestita quasi interamente dagli attaccanti. (dall'85' Diouf sv - Chivu lo "scongela" nel derby dopo due mesi di rieducazione, buon subentro).
Calhanoglu 5 - Il suo errore dal dischetto è da matita rossa e ben riassume una gara sottotono. Sin dal via è molto nervoso, come dimostra quel giallo evitabile, e pur gestendo i ritmi commette varie imprecisioni al tiro e nel passaggio decisivo. Il rigore sbagliato, facendosi ipnotizzare da Maignan, lo rende uno dei peggiori in campo. (dal 78' Zielinski sv - Una decina di minuti più recupero per l'assedio finale, ma l'Inter è uscita dalla gara).
Sucic 6 - La sua partita è l'emblema di quella dell'Inter, che va a ondate. Lo stesso fa il croato, che è tra i migliori nella prima mezz'ora e poi sparisce letteralmente dal campo. Chivu sembra pronto a sostituirlo e, improvvisamente, l'ex Dinamo si risveglia e veste i ranghi del leader nell'assedio finale, senza esito.
Dimarco 5.5 - Per lui vale lo stesso discorso fatto per Carlos Augusto, su una prova sufficiente ma non eclatante. Si propone con costanza sulla corsia sinistra, ma fatica terribilmente a incidere coi suoi cross o trovare le sovrapposizioni di Bastoni. Domanda a margine: dov'era sul gol dell'1-0, mentre Saelemaekers decollava indisturbato nella trequarti nerazzurra?
Lautaro 5 - La sua partita inizia e finisce con quel palo poco dopo la mezz'ora. Era stato trasparente e nervoso fino a quell'azione e torna ad esserlo dopo, uscendo mentalmente dalla partita e guadagnandosi una clamorosa sostituzione anticipata a mezz'ora (recupero compreso) dalla fine. Ci si aspettava di più, dopo quel rientro anticipato dalla gara con l'Argentina: ha avuto un'intera settimana di lavoro e invece ha deluso, come contro la Roma. (dal 65' Bonny 6 - Chivu lo sceglie per tentare la rimonta, ma non ci sono grandi chances in un'Inter che si sgonfia col passare dei minuti. Questa volta non incide).
Thuram 6.5 - Una delle poche luci in un'Inter che spreca tanto e deve rammaricarsi per tre punti sfumati nel "consueto" modo. Impegna subito Mike Maignan, costituisce l'unico appoggio della manovra offensiva e fa di tutto per far segnare i nerazzurri, guadagnandosi con maestria quel rigore che Calhanoglu sbaglia. Novanta minuti solidissimi, per riprendersi la squadra dopo lo stop forzato.
All. Chivu 5 - Se lo immaginava sicuramente diverso il suo primo derby, che vede l'Inter ripetere il copione dell'era-Inzaghi: tante occasioni e tante chances nel primo tempo, per poi non raccogliere nulla a livello di risultato. La sua squadra si accende e si spegne per tutto l'arco della partita, facendolo infuriare e predicare calma, ma è il primo a perdere la lucidità dopo lo svantaggio: questa Inter non può rinunciare contemporaneamente a Lautaro, Calhanoglu e Barella in un assedio finale di un derby. Azzarda troppo coi cambi (vedi Diouf) e certifica la bocciatura di Luis Henrique: se non entra neanche in un derby, da unica alternativa offensiva in panchina oltre alle punte, quando?
MILAN
Maignan 7.5; Tomori 6.5, Gabbia 6, Pavlovic 5.5; Saelemaekers 7, Fofana 6.5 (dal 79' Ricci sv), Modric 6, Rabiot 6.5, Bartesaghi 6.5; Pulisic 6.5 (dal 79' Nkunku sv), Leao 5 (dall'86' Loftus-Cheek sv). All. Allegri 6.5.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
Direttore Responsabile: Lapo De Carlo
Iscritto al Registro Operatori di Comunicazione n. 18246
© 2025 linterista.it - Tutti i diritti riservati
