Riecco la nostra bestia (rosso)nera!

Riecco la nostra bestia (rosso)nera!TUTTOmercatoWEB.com
martedì 19 aprile 2022, 07:23Editoriale
di Gian Luca Rossi

C’è ancora un tabù da sfatare in questa stagione che ancora non sappiamo come andrà a finire ed è il tabù Derby.

Già, perché quest’anno abbiamo trovato proprio nel Milan la nostra imprevista bestia (rosso)nera.

Finora tre derby giocati e manco una vittoria, in netta controtendenza con gli ultimi anni, dove vincere i Derby era diventata quasi una piacevole abitudine.
Nelle ultime 10 stracittadine, ossia dalla stagione 2018-19, l’Inter ha raccolto 6 vittorie, 2 pareggi e 2 sole sconfitte, a distanza di addirittura 15 mesi l’una dall’altra! E l’ultima, quella con la doppietta di Giroud in tre minuti, dopo oltre un’ora di dominio assoluto, grida ancora vendetta!
Anche il pareggio nel Derby di andata in campionato del 7 novembre scorso per la verità ha lasciato un po’ d’amaro in bocca, soprattutto per il rigore decisivo sbagliato da Lautaro Martinez.
Ma è stato il Derby del 5 febbraio quello che ha dato più fastidio, anche perché da lì l’Inter ha rimesso in discussione una stagione di leadership che lì per lì sembrava ricalcare quella dell’anno scorso.
Invece quella bruciante sconfitta ha rimesso rocambolescamente in discussione l’intero campionato e ancora non sappiamo se riusciremo a raddrizzarlo e a vincerlo.


Appartengo al partito di quelli che non indicano nel Derby dell’uno-due di Giroud l’inizio dei guai dell’Inter, perché mi rifiuto di credere che un gruppo che comunque l’anno scorso ha vinto il Campionato solo a causa di questa delusione si sia poi impappinato per mesi oltre ogni logica.
A mio giudizio qualche crepa si era già vista a metà gennaio nelle sofferte vittorie in extremis con l’Empoli in Coppa Italia e col Venezia in campionato, ma se è davvero stato il Derby del 5 febbraio a inguaiare l’Inter, allora che sia questo secondo Derby di semifinale in Coppa Italia a rimettere a posto le cose.
In mezzo per la verità c’è stato un altro Derby, l’andata della semifinale di Coppa Italia, giocato male da entrambe, un po’ peggio dall’Inter e comunque finito 0-0. Un risultato che ora, visto che qui vige ancora il vecchio regolamento europeo del gol in trasferta, dà al Milan il vantaggio di due risultati e obbliga l’Inter alla vittoria, perché in caso di pareggio con gol, in finale andrebbero i rossoneri.
Chi sta meglio? A giudicare dagli ultimi risultati sembrerebbe l’Inter, reduce da tre vittorie consecutive con Juventus, Verona e Spezia, ma anche il Milan, dopo i due incolori 0-0 col Bologna e a Torino, è tornato alla vittoria superando 2-0 il Genoa a San Siro. Ma soprattutto la squadra di Pioli non prende gol da due mesi e non perde in trasferta addirittura da 5 mesi, dal 20 novembre 2021, quando cadde 4-3 a Firenze.
L’Inter dovrà stare attenta a non concedere il gol al Milan, come ha appena fatto nel finale con lo Spezia, dove ha rischiato di riaprire una gara poi subito chiusa a doppia mandata da una combinazione tra Lautaro e Sanchez.

Resta da capire il discorso turn-over: a La Spezia si pensava che Simone Inzaghi ne facesse parecchio, ma poi si è affidato ai titolarissimi, a parte Lautaro, entrato in gran spolvero con un gol e un assist, insomma come il Toro Scatenato che vorremmo vedere sempre.
L’indicazione comunque è stata chiarissima: il rush finale verso lo Scudetto della Seconda Stella viene decisamente prima di un’eventuale finale di Coppa Italia ed è sacrosanto che sia così. Tenendo presente che sabato a San Siro c’è già la Roma di Mourinho e subito dopo il recupero infrasettimanale con il Bologna prima di chiudere a Udine il 1 maggio le due settimane con partite ogni tre giorni, Inzaghi dovrà dosare bene le energie, azzeccando tutte le scelte, perché l’unica partita che non avrebbe ripercussioni sul campionato è proprio questo Derby di Coppa Italia. Qualsiasi errore nelle altre gare rischia di costare carissimo in proiezione Scudetto, togliendoti dalle mani il destino di cui sei appena tornato padrone in campionato. Però c’è anche un tabù stagionale da sfatare e per un interista prischiano come me l’occasione stavolta è troppo ghiotta per lasciarsela sfuggire!